Integralista a chi? "Il Granata Mezzo Pieno" VIII
- Alessandro Iurino
- 23 nov 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Altra sconfitta in rimonta, l’ennesima, subita dagli uomini di Giampaolo, capaci di andare sullo 0-2 in casa della favorita dello scudetto per poi autodistruggersi nuovamente come ormai solito in questo campionato. Partiamo col trovare gli aspetti positivi della gara che porta a 14 i punti persi da situazioni di vantaggio.
1. La prestazione nei primi 60’
È stato un buon Toro quello visto nei primi 60’ di gara: ordinato, pulito, attento. Nella prima ora di gioco ci ha fatto vedere, ma soprattutto ha mostrato a sé stesso, di potersela giocare anche con la principale candidata allo scudetto. Quel che è successo dopo si sa, ma per due terzi di gara la partita si è giocata ad armi pari. Non solo: il tanto integralista Giampaolo, descritto dai più come un testardo sciagurato che vuole giocare con il suo 4-3-1-2 fino alla morte, ha dato precise indicazioni ai suoi collaboratori per preparare il Toro ad andare a San Siro col 3-5-2. L'esito, dal punto di vista della prestazione, è stato molto incoraggiante, visto che i Granata hanno anche fornito una qualità di gioco più che discreta finché son stati in partita. Le criticità di questa squadra prevalentemente mentali (ereditati dall’anno passato, si sa) e di incompletezza (si sa anche chi opera in sede di mercato), per cui, un consiglio spassionato: non date credito a chi vi dice che il problema è Giampaolo, perché significa che non guarda le partite, continua a dare alibi ai veri responsabili di questo periodo e, soprattutto, non vuole il bene del Toro.
2. Wilfried Stephane Singo
La partita di ieri ha messo gli occhi di tutta Italia su Singo, gioiello portato in Italia soprattutto dall’agente (Maxime Nana, lo stesso di N’Koulou). Oltre 90’ passati a far ammattire Young in fase difensiva e ad annullarlo quando si spingeva in avanti. Noi di certo non lo scopriamo grazie alla prestazione di ieri, sappiamo che è un giovane di grandissime potenzialità, ma la partita con l’Inter è stata indubbiamente la sua migliore prestazione: forza, corsa, personalità, discreta tecnica, coraggio, abnegazione e attenzione. Se avesse anche un buon piede, staremmo seriamente parlando del nuovo Maicon. Dite a chi ha preso Vojvoda al fantacalcio che ci dispiace, perché con questo Singo non è più certo della titolarità nemmeno lui. È un vero peccato che Giampaolo fatichi a giocare con i terzini dal piede invertito (come è anche normale, sono pochi in quel ruolo al mondo a giocare così), perché con l’ivoriano e il kosovaro in campo insieme probabilmente sopperiremmo a molti problemi difensivi palesati sugli esterni in questo avvio di stagione. È anche vero però che avere sempre il dubbio di chi schierare tra due giocatori forti nello stesso ruolo è ciò che ogni squadra che si rispetti dovrebbe avere.
3. Le soluzioni tattiche
È da qualche settimana che il Toro alterna il 4-3-1-2 al 3-5-2 e questo è molto importante perché permette di soffrire meno le squadre che giocano in ampiezza e inoltre non vincola a giocare con un solo modulo. Finora è sempre stato inefficace come modulo, ma per cause mentali più che tecniche. Contro il Sassuolo appena passati al 3-5-2, per esempio, i neroverdi si son dovuti allargare e siamo riusciti a fare due gol a distanza ravvicinata, il crollo è avvenuto dopo il jolly di Chiriches. Contro la Lazio, passati al 3-5-2 abbiamo trovato il gol del 3-2 e fino al rigore inesistente a favore dei biancocelesti con annesso naufragio mentale abbiamo concesso davvero poco. Ieri, finché la testa ha retto, si è giocata una gara senza sofferenza, poi è stato ancora il collasso psicologico ad aiutare gli avversari a rimontare. Quindi, il 3-5-2, sebbene non abbia raccolto risultati granché utili, si è rivelato un modulo valido in caso di necessità, anche perché, come si è visto, gol e occasioni a favore non sono mancati.
Un saluto, cari compagni di fede, vi do appuntamento alla gara contro la Samp che sarà importantissima, bisogna fare punti e approfittare della loro fase calante. A presto!
Alessandro Iurino
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