top of page
  • twitch (1)
  • Instagram
  • twitter
  • sfondi
  • facebook
  • tiktok
  • yt

Un dramma. "Il Granata Mezzo Vuoto" VIII

Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Ci troviamo di nuovo a commentare una sconfitta granata, di nuovo in rimonta, di nuovo a causa di un crollo psicologico davvero preoccupante. Oggi ci girerò poco intorno: i problemi del Torino sono riconducibili a un unico aspetto, che analizzeremo a fondo. I progressi della squadra sul piano del gioco sono evidenti, ma, finché non verranno risolti i gravissimi problemi della situazione attuale, i punti raccolti rimarranno pochissimi.


LA TENUTA MENTALE

Inutile cercare alibi che non esistono: i 14 punti persi dal Torino da situazioni di vantaggio sono inammissibili. Il carattere di questa squadra è fragilissimo. I giocatori diventano degli autentici fantasmi alla prima difficoltà, ogni volta che le squadre avversarie accennano a reagire dopo uno svantaggio. L'unica partita in cui le cose sono andate bene è stata quella contro il Genoa, in cui i rossoblù sono stati in grado di creare occasioni soltanto nel finale di partita e non hanno avuto il necessario tempo a disposizione per pareggiare la partita. Ma è pienamente ipotizzabile che, se la partita fosse durata 5-10 minuti in più, il Toro non avrebbe vinto nemmeno a Genova.

La partita di ieri è stata forse la più clamorosa. Un'Inter completamente in bambola, un doppio vantaggio meritato e una tenuta fisica convincente nonostante gli infortuni di Verdi e Belotti. Un giocatore poco utilizzato come Ansaldi (nonostante un po' di affanno) stava limitando i danni nel duello con Hakimi, un centrocampista a corto di energie come Linetty si stava destreggiando benissimo contro avversari temibili come Barella e Vidal, un elemento al rientro da un periodo di inattività come Zaza era tra i migliori in campo.

Ma tutto parte da una palla persa da Rincon, uno dei giocatori (apparentemente) leader della squadra granata: gol di Sanchez dopo la traversa di Lukaku e crollo totale del Toro. Qualunque tifoso, al momento del gol del cileno, sapeva già come sarebbe andata a finire la partita.

Anche nell'episodio del calcio di rigore di Lukaku, a commettere l'ingenuità fatale è Nkoulou, un altro calciatore importante per il Toro, di grande esperienza internazionale, che dovrebbe guidare la retroguardia granata trasmettendo sicurezza all'intero reparto. La realtà invece è molto diversa: il camerunense ormai è una costante negativa di tutte le rimonte subite dagli uomini di Giampaolo.

A proposito dell'allenatore, a mio parere, le responsabilità sono veramente limitate e le colpe attribuibili a lui e al suo staff sono quasi nulle. A Mister Giampaolo vanno invece dati i meriti di aver dato un'identità di gioco alla squadra, elemento che mancava da moltissimo tempo e che Longo non era riuscito assolutamente a dare.

Chi dovrebbe agire in questo momento sono i dirigenti, a partire da Cairo fino a Moretti, passando per Vagnati. Specialmente Vagnati e Moretti sono i due membri societari a contatto più stretto con la squadra e dovrebbero assolutamente cercare di dare una scossa, ribadendo la fiducia nel progetto tecnico, ma dando un ultimatum ai giocatori che da diverso tempo a questa parte stanno deludendo. La squadra deve capire che la stagione scorsa appartiene al passato e non c'è tempo per pensare agli strascichi o alle insicurezze: bisogna concentrarsi sul lavoro e rimanere seri e al massimo per tutti i 90 minuti (più il recupero).

La situazione va risolta molto velocemente perché la classifica è preoccupante, specialmente se si considera che il Toro non dà certezze di vittoria nemmeno contro le neopromosse (vedi Crotone).

Drammi come quello di San Siro non sono più ammissibili: bisogna invertire la rotta e cominciare a fare punti, fin dalla gara con la Sampdoria (e passare il turno in Coppa Italia).


Ebbene, fratelli granata, l'appuntamento è per il prossimo capitolo, dopo il Monday Night contro la Sampdoria, sperando di poter commentare una squadra più matura e in grado di gestire un vantaggio.

Alla prossima settimana. Sempre Forza Toro!


Tommaso Freni

Commenti


bottom of page