Stiamo calmi. “Il Granata Mezzo Vuoto” XV
- Tommaso Freni
- 4 gen 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Innanzitutto, buon anno a tutti i fratelli granata.
Clamorosamente, apriamo l'anno con il ritorno ai 3 punti, dopo quasi due mesi di astinenza. Una vittoria netta, ma soprattutto meritata e convincente. Penso che non ci sia particolare bisogno di dirlo, dato che il tifoso granata è profondamente pessimista fin dalla nascita, ma vorrei invitare tutti alla calma: sicuramente ci sono molti aspetti positivi della gara di Parma, che verranno sottolineati dal buon Alessandro Iurino nel Mezzo Pieno, ma questa squadra rimane in una posizione di estrema difficoltà. I problemi non spariscono con una singola vittoria, anzi, da risultati come questo si possono capire ancora meglio le vere origini degli aspetti che non hanno funzionato nel Toro fino ad adesso.
Analizziamo, dunque, le possibile problematiche che potrebbe incontrare il Toro nel prossimo futuro.
1. LA CONTINUITA' E L'INTENSITA'
Mi pare lapalissiano sottolineare come questa squadra non debba assolutamente montarsi la testa dopo una vittoria, sicuramente importantissima contro una diretta concorrente, che però era in evidente difficoltà e ha approcciato la partita in maniera pessima. Ci sono anche meriti del Toro, e in ogni caso i 3 punti danno fiducia, però il pessimo momento di forma del Parma può aver dato una mano agli uomini di Giampaolo.
Ora arriverà un avversario molto ostico, la grande rivelazione del nostro campionato da un anno e mezzo a questa parte: l'Hellas Verona di Juric. Servirà assolutamente una squadra compatta, convinta e in fiducia, come quella che abbiamo visto ieri nella seconda frazione. Undici giocatori uniti, che sanno soffrire, ma soprattutto gestire e ripartire. E' mancata lucidità sotto porta nel chiudere la partita fino agli ultimissimi minuti, e spesso questi episodi possono costare molto cari. Spero che Giampaolo confermi gran parte della squadra, in modo da dare una certa continuità ai giocatori che sono scesi in campo e hanno vinto una partita dopo due mesi. Sembra banale, ma invece l'intensità e la convinzione in questi momenti fanno la differenza. E forse non sarà un caso che questa vittoria sia arrivata quando tutti i giocatori più discussi proprio sotto l'aspetto dell'intensità, della concentrazione e del "remare tutti dalla stessa parte" (cit. Giampaolo) sono rimasti seduti in panchina per tutti i 95 minuti di gioco. Mi riferisco ovviamente a Nkoulou e Meité, ma anche un po' a Zaza.
2. I CASI DI MERCATO
Probabilmente è ancora molto presto per fare questi discorsi, dato che il mercato ha aperto proprio oggi, ma proprio riferendomi ai calciatori sopraccitati, la posizione di certi giocatori della rosa granata potrebbe mettere in difficoltà Marco Giampaolo. Tutti e tre furono sostituiti all'intervallo dopo il pessimo primo tempo contro l'Udinese, nessuno dei tre parte titolare da almeno tre gare, e tutti e tre hanno diverse voci di mercato (ancora non confermate dalla nostra Redazione, ma è chiaro che non siano saldi al Toro).
Cosa farà l'allenatore con loro? Tanto per fare un esempio: Meité ha dimostrato di essere in grado di sbagliare e regalare gol agli avversari anche nel giro di tre minuti, se non entra con l'intensità giusta. Simile discorso si può fare per Nkoulou, mentre Zaza è in una situazione leggermente differente, ma nemmeno lui ha mai pienamente convinto. Sarà molto interessante vedere cosa farà Giampaolo, che in ogni caso ha poche alternative utili a disposizione, e in caso di emergenza potrebbe trovarsi costretto a schierare giocatori che non lo convincono fino a fondo.
Questi casi vanno chiariti e risolti il prima possibile, soprattutto per rispetto nei confronti dell'allenatore, ma ricordando ciò che è successo l'anno scorso proprio con il senegalese, mi aspetto tanta nebbia e tanto mistero fino a eventuali cessioni.
3. I CASI "UMANI" LYANCO E VERDI
Come già detto in capitoli precedenti, a me non piace prendere di mira i singoli, addossando solo a pochi giocatori tutte le responsabilità di errori e sconfitte. Infatti in questa sezione non vorrei sembrare fazioso o esagerato, ma ci terrei soltanto a esporre i miei dubbi sul vero valore e sul continuo impiego di due determinati calciatori: Lyanco e Verdi.
In praticamente tutte le partite della stagione granata, sia in quelle convincenti, sia in quelle disastrose, i due sopraccitati hanno trovato molto spazio, ma sono stati quasi sempre autori di ingenuità pesanti ai fini del risultato. Nessuno discute l'impegno e la dedizione che tutti e due mettono quando scendono in campo, ma dopo ben quindici giornate perennemente deludenti mi pare veramente impossibile concedere ancora delle chances con questa costanza. Non si parla ovviamente di mettere fuori squadra, ma soltanto di far star fuori in qualche occasione per scelta tecnica, e non per squalifiche (Lyanco) o infortuni (Verdi), dando possibilità anche a qualcun altro di ritagliarsi il suo spazio. Ammetto che le alternative scarseggino, ma Giampaolo ha dimostrato di avere grande fiducia in Buongiorno, e sta iniziando a impiegare maggiormente anche Gojak (e ci sarebbe anche Bonazzoli). Quindi mi aspetto che il Mister presto faccia delle scelte importanti, facendo giocare chi sta facendo reali passi avanti, concedendo meno spazio a chi è arrivato con grandi aspettative e investimenti, ma delude costantemente dal primo giorno in granata.
E' giusto che il Toro cerchi in qualunque modo di recuperare i propri investimenti, ma in questo momento viene prima il bene della squadra: magari Lyanco e Verdi avranno modo di riprendersi quando l'inerzia della stagione sarà migliore, ma adesso deve necessariamente giocare qualcun altro.
Ebbene, fratelli granata, mercoledì ci aspetta un impegno difficilissimo, non solo per i valori dell'avversario e del rispettivo allenatore, ma anche per i famosi fattori mentali di fiducia e carattere che hanno condizionato il nostro Toro in questa stagione. Speriamo di entrare in piccolo trend positivo di quattro risultati utili consecutivi, magari vincendo la prima gara in casa dopo sei mesi.
Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro!
Tommaso Freni
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