La presentazione del prossimo avversario dei granata a Reggio Emilia
Il Torino di Marco Giampaolo questa sera alle 20.45 affronterà a Reggio Emilia il Sassuolo di Roberto De Zerbi, gara valevole per la quinta giornata di Campionato. Si tratta di una formazione decisamente più consolidata della squadra granata e soprattutto, ormai da qualche anno, di una realtà in netta crescita, dando fiducia a un allenatore in rampa di lancio e investendo in maniera oculata su giovani talenti italiani (di cui molti sono arrivati recentemente in Nazionale maggiore). De Zerbi ha parlato chiaro: quest'anno il Sassuolo, forte delle permanenze dei giocatori più importanti, vuole fare il salto di qualità. A partire dal post-lockdown la formazione nero-verde sta continuando ad avere un ottimo rendimento, acquisendo sempre più fiducia e consapevolezza, elementi che mancano terribilmente al Toro di Giampaolo.
Sarà dunque un impegno decisamente complicato per i granata, ancora a zero punti dopo tre partite disputate, ma proviamo ad analizzare gli aspetti fondamentali del sistema di gioco degli emiliani.
FASE OFFENSIVA
Il Sassuolo dall'arrivo di De Zerbi ha variato diversi moduli, ma dalla gara in casa contro l'Inter della scorsa stagione ha trovato continuità con il 4-2-3-1. Si tratta di un sistema che valorizza appieno le qualità dei giocatori offensivi a disposizione dell'allenatore: Berardi, Djuricic, Boga, Raspadori, Traorè, Defrel, Haraslin e anche l'ultimo arrivato Maxime Lopez. Oltre ovviamente al bomber Ciccio Caputo, vero fulcro della manovra offensiva. I centrali difensivi granata dovranno porre moltissima attenzione e soprattutto avere grande reattività nella lettura delle giocate: l'unico modo per fermarli è anticiparli.
Il gioco nero-verde si sviluppa principalmente a partire da una fase di possesso palla molto consolidata, che punta a trovare la verticalizzazione per l'attaccante che dialoga nello stretto con i tre giocatori a supporto. Un giocatore fondamentale in questo senso è Manuel Locatelli, che con l'allenatore bresciano ha trovato la sua perfetta collocazione in campo, diventando imprescindibile per i ritmi e i meccanismi di gioco degli emiliani. Una possibile contromossa di Giampaolo potrebbe essere una marcatura a uomo, volta a impedire i passaggi al centrocampista scuola Milan.
Un'altra arma di De Zerbi sono i terzini, che spesso fungono da mezzali aggiunte alla manovra offensiva. Specialmente quando è complicato trovare una verticalizzazione immediata su Caputo, il Sassuolo è solito allargare le ali d'attacco e sfruttare gli inserimenti dei terzini, che dal fondo valutano sempre due soluzioni: crossare (quasi sempre rasoterra) al centro per la punta o a rimorchio per il trequartista.
Il Toro ha sofferto moltissimo sulle fasce in questo inizio di campionato, e anche questa sera potrebbe patire fortemente le iniziative di Muldur a destra e Kyriakopoulos a sinistra. Sarà necessario un grande supporto delle mezzali ai terzini, a differenza di quanto accaduto con il Cagliari.
FASE DIFENSIVA
È certamente l'aspetto più vulnerabile del sistema di De Zerbi, su cui l'allenatore sta lavorando da diverso tempo ma a cui non ha ancora trovato una soluzione affidabile.
In fase di non possesso il Sassuolo cerca di recuperare il pallone il più velocemente possibile nella metà campo avversaria, andando ad aggredire gli avversari con tutti i giocatori offensivi (talvolta anche i terzini). Il principale rischio di questo metodo di pressing è che, in caso di verticalizzazione immediata (e precisa) degli avversari, i centrali si trovano in inferiorità numerica contro gli attaccanti avversari, poiché si crea un vuoto incolmabile tra centrocampo e linea difensiva. È capitato spesso alla formazione nero-verde di subire gol ingenui in contropiede in seguito a palloni sanguinosi persi in fase di costruzione. Dovrà dunque essere efficiente il Toro nelle ripartenze che avrà a disposizione: in questo senso, se giocherà e non deluderà, Simone Verdi potrebbe essere l'uomo fondamentale per la rapidità dei contropiedi granata, così come lo è stato Soriano in Bologna-Sassuolo.
Anche nelle gare in cui non è riuscito a fare la partita (poche) ed è stato costretto a difendere con la squadra schierata nella propria metà campo, il Sassuolo ha mostrato poca sicurezza nella tenuta difensiva, anche per qualche errore individuale di troppo. Infatti una delle lacune principali dei nero-verdi è la mancanza di un vero leader difensivo, in grado di dare ordine e sicurezza alla linea. De Zerbi alterna spessissimo i centrali che ha a disposizione, tra Chiriches, Ferrari, Marlon e Peluso: pertanto non esistono dei veri titolari. Il Toro dovrà essere bravo a sfruttare ogni eventuale ingenuità della retroguardia emiliana.
Questi, dunque, sono gli aspetti principali della formazione di Roberto De Zerbi. Sarà una partita tostissima per il Torino, ma la speranza è che Giampaolo sia riuscito a studiare delle soluzioni per arginare la manovra nero-verde e sfruttare le lacune difensive degli emiliani.
L'appuntamento è al post-gara con le Pagelle della gara della nostra Redazione. Buona partita!
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