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E ora resettiamo. “Il Granata Mezzo Vuoto” XXV

Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Grazie Mister.

È stata una delle serate più stressanti della mia vita, ma alla fine è andata nel migliore dei modi. Il Toro non ha giocato bene, ha creato pochissimo, ha avuto fortuna, finalmente, per una volta.

Le decisioni arbitrali sono state parecchio discutibili, ma non voglio parlarne, perché non ritengo che abbiano un peso sul risultato complessivo del campionato granata. Ieri ci sono stati episodi "a favore" (non mi piace per niente usare questo termine), altre volte sono stati sfavorevoli. Chi insiste su questo discorso cerca semplicemente una scusante per la retrocessione e un modo per attaccare il Toro.


Il Toro ha fatto la partita che doveva fare, nonostante la paura e una fiducia che inevitabilmente dopo le ultime due batoste vacillava. È ripartito pochissimo, ha sofferto molto, ma questo punto se l'è guadagnato col sudore, giustamente. Complimenti alla Lazio per aver disputato la gara al massimo delle proprie capacità, complimenti al Toro che ha strappato il punto decisivo in una gara difficilissima. Il merito di questa salvezza è tutto di Nicola, come sottolineato più volte in precedenti capitoli. Mi pare inutile ribadire ancora come questo allenatore abbia svoltato una stagione che sembrava segnata e irrecuperabile. Grazie ancora Mister.


Ora arriva il momento più importante. Al di là dell'ultima gara col Benevento, che sarà sicuramente caratterizzata da dichiarazioni al veleno da parte dei giallorossi, a tutti i tifosi granata interessa del futuro, del mercato, ma anche soltanto di chi siederà in panchina nella prossima stagione. Cairo non ha voluto sbilanciarsi su nulla, dunque ogni scenario è aperto anche sul fronte panchina. Quel che conta è però avviare un processo di notevole ridimensionamento della rosa, per cercare di avviare un ciclo tecnico seguendo le idee di Nicola o di chi arriverà a sostituirlo. Il Mister lo ha detto chiaramente: anche lui si è adattato al modo di giocare di questa squadra. Serve un reset. Una ripartenza, ma non solo a parole.

Ho apprezzato tantissimo l'analisi lucida di Sirigu, che ha parlato da vero leader, dimostrando grandissimo coinvolgimento nella causa granata. Questi sono i giocatori che possono restare, per gli altri esiste un'unica strada: la cessione.

So che probabilmente è un'utopia una rivoluzione davvero profonda della rosa, ma l'importante è che la società vada in quella direzione, non ripetendo l'errore di tenere giocatori che al Torino NON CI DEVONO RESTARE. Personalmente preferirei una conferma di Nicola, non solo per il legame creato con tutto l'ambiente, ma anche perché ha già imparato a conoscere questo gruppo e avrebbe le idee chiare su chi tenere con sé, ma prenderò atto di qualsiasi decisione societaria. L'importante è che anche il sostituto vada in una sola direzione: resettare, e ripartire.


Questo serve, per un vero rilancio del Toro. Altrimenti Cairo ci condurrà all'ennesima disfatta.


Ora ci attende un'ultima gara casalinga, per chiudere con una vittoria un finale di stagione molto più travagliato del previsto. Spero che la squadra abbia comunque voglia di dare un segnale forte, per arrivare a quota 39 punti.


Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.


Tommaso Freni


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