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Rischi e sprechi. "Il Granata Mezzo Pieno" XXX

Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

C'è poco da girarci attorno: non c'è nulla da salvare nella gara di ieri sera, che è senza alcun dubbio la peggiore della stagione. Il Toro di Juric è stato incapace di trovare le forze mentali per ribaltare una partita decisamente alla portata, e questo è un aspetto preoccupante. Ma c'è una riflessione più larga da compiere, in merito a questo argomento.


A differenza delle stagioni passate, il Toro è in una posizione di classifica decisamente più tranquilla e i rischi retrocessione sono estremamente ridotti. E c'è da dire che i granata sono arrivati a questa partita dopo una serie lunghissima di gare andate storte per sfortuna, errori individuali o errori arbitrali. La classifica da fine gennaio è chiaramente peggiorata, con squadre come Verona e Sassuolo che hanno preso il largo e creato un divario notevole di punti. La partita contro l'Inter, campione d'Italia in carica, inoltre, potrebbe essere stata un'altra batosta per le motivazioni della squadra, che anche dopo una grandissima prestazione contro la prima in classifica non era riuscita a prendersi il bottino pieno. La gara di ieri, quindi, è anche frutto di una serie di sfortunati eventi che hanno appiattito la stagione del Toro: Juric ha detto che la squadra continua ad allenarsi forte e non ci sono problemi di motivazioni, però durante la pausa dovrà obbligatoriamente lavorare tanto, perché la squadra deve assolutamente tornare alla vittoria.

La salvezza non è in discussione, e possono anche essere accettate delle scelte tecniche discutibili (passabili come ultimatum) come la permanenza in campo per 90 minuti di Pjaca, ma non bisogna rischiare eccessivamente. Juric è stato capace di ridare identità e compattezza a una piazza che è stata a un passo dalla tragedia e si è salvata per miracolo, ma deve assolutamente evitare di auto-sabotarsi. In estate ci saranno tanti problemi da risolvere per rendere la squadra competitiva e ambire a qualcosa di più, e lo stesso Juric sa quanto è importante guadagnarsi la fiducia della società per lavorare in simbiosi. Quindi l'allenatore granata deve trovare il modo per tornare a fare risultato pieno, al di là delle sfortune, degli episodi e degli errori. Credo che i problemi non siano tattici, perché la squadra ha saputo mettere in difficoltà chiunque ed è normale avere un calo di prestazioni quando si perde un giocatore fondamentale e di livello internazionale come Praet. Ma serve una scossa, una vittoria convincente che dia nuova fiducia per il finale di campionato e di conseguenza per la stagione successiva. Il progetto Juric non va sprecato e tutta la squadra deve dare qualcosa in più per non gettare al vento tutto ciò che si è coltivato fino ad adesso. Il Toro avrebbe meritato molti più punti, ma ne ha ancora tanti altri da potersi guadagnare e non deve sprecarli.


Ebbene, il prossimo impegno, dopo la sosta per le gare delle Nazionali, sarà a Salerno contro l'ex Davide Nicola. Sarà una gara molto simile a quella contro il Genoa, contro un avversario alla disperata ricerca di punti, sostenuto da un pubblico caldissimo. Ma anche il Toro si giocherà tantissimo. Non in termini di classifica, ma di credibilità di fronte alla società e ai tifosi. Non si può sbagliare.


Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.


Tommaso Freni.

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