Lezioni da Genova. "Il Granata Mezzo Vuoto" XXX.
- Alessandro Iurino
- 19 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Poteva succedere, lo si era scritto su questa rubrica, e si è verificato: da sosta a sosta il Torino ha raccolto zero vittorie. Otto passi indietro deludenti, rumorosi, agghiaccianti. Il Toro di quest'anno è sparito nel finale di Torino-Sassuolo, inghiottito dalla voragine d'identità aperta dal gol di Raspadori. D'allora, partite approcciate male e terminate peggio, condite dalla solita dose di sfortuna ed errori arbitrali. Sprazzi del vero Toro si son visti esclusivamente contro Inter e Juventus, partite che evidentemente riaccendono l'ardore e l'attenzione tra le fila dei granata.
Juric, Belotti e compagni tornano a casa e si approcciano alla sosta con una serie di lezioni fornite dal Genoa di Blessin.
1. LEZIONE DI CUORE
In 10 contro 11 (per un'espulsione inventata causata dalla solita simulazione di Izzo) il Genoa non ha mai dato l'impressione di essere in affanno o di star per crollare. I rossoblù hanno corso più del Torino per tutti i 93' di gioco, buttando l'anima in campo su ogni pallone. La squadra che doveva rimontare la partita con furore agonistico, soprattutto durante il secondo tempo, è sembrata essere il Genoa.
2. LEZIONE DI TIFO
Nonostante una squadra scarsa e a serio rischio retrocessione, i tifosi del Genoa hanno sempre tenuto un'affluenza più alta del Torino, che si posiziona agli ultimi posti in questa classifica.
3. LEZIONE TATTICA
Ieri anche Juric ha sbagliato molto. Allucinante la scelta di lasciare un Pjaca ectoplasmatico in campo per tutta la partita; inspiegabili i cambi, con Mandragora, faro del centrocampo, sostituito per far giocare Brekalo in un ruolo in cui non rende.
C'è tanto su cui riflettere in quest'ultima sosta di campionato. Vanno effettuate valutazione in ottica presente - bisogna tornare a vincere - e future. Ci sarebbe tanto d'aggiungere: dalla raccapricciante composizione del reparto portieri effettuata la scorsa estate, alle perplessità sullo scarso minutaggio riservato a Ricci e Seck, ma avremo tempo per parlarne prossimamente. Vi saluto, buon weekend e Forza Toro!
Alessandro Iurino
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