Un Toro vivissimo. “Il Granata Mezzo Pieno” VIII
- Tommaso Freni
- 18 ott 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Nuovo capitolo, nuovo rimpianto. Il Toro esce ancora sconfitto a causa di un gol di Osimhen subìto negli ultimi minuti, ma, come spesso capita, ci sono diversi aspetti da salvare, che possono dare grande fiducia per il futuro. Andiamo con ordine.
1. LA PRESTAZIONE
Nella scorsa stagione il Toro pareggiò per 1-1 a Napoli. Un appassionato poco attento potrebbe quindi dedurre che il Toro di quest'anno sia peggio dell'anno scorso, ma invece è l'esatto opposto. Il Napoli in questo momento è una corazzata quasi inarrestabile, che gioca con fiducia, crea, segna, supera gli errori e le difficoltà. Il Napoli dell'anno scorso era ben diverso, e arrivava da un momento di difficoltà. Nonostante questo, la partita fu dominata in lungo e in largo dalla squadra ai tempi guidata da Gattuso, e anche se la vittoria granata sfumò soltanto per un gran gol di Insigne nel recupero, non si poteva certamente parlare di risultato immeritato per il Napoli.
Ieri, invece, è andata in maniera completamente diversa: al di là del rigore di Insigne, che avrebbe potuto chiaramente indirizzare la gara su altri binari, secondo i dati di Understat.com il Toro ha registrato 1.07 Expected Goals, contro i 0.67 del Napoli. Gli uomini di Juric hanno quindi avuto occasioni più nitide per segnare, contro una squadra che concede pochissimo e segna tantissimo (ed è anche prima in classifica). Tutto questo è arrivato nonostante le assenze pesanti di Praet e Pjaca e malgrado l'infortunio di un giocatore fondamentale come Mandragora.
2. IL RITORNO DI BELOTTI
Si vociferava addirittura di un impiego dal primo minuto, ma alla fine Belotti ha giocato poco più di 25 minuti, dopo più di un mese e mezzo ai box per la maledetta contusione al perone causata da Martinez Quarta. Il Gallo si è mostrato subito attivo e nel vivo del gioco, e lo stesso Juric si è detto soddisfatto della prestazione e dell'atteggiamento lodevole del Capitano. Il tecnico granata avrà ora a disposizione un'arma in più decisamente importante. Sanabria in questo mese e mezzo ha fatto gli straordinari, con anche tanto lavoro prezioso in protezione palla, ma ha dato veramente poche garanzie sulla cosa più importante: il gol. Belotti sarà fondamentale in questo senso. L'atteggiamento e la voglia ci sono, ora dovrà tornare in forma giocando e segnando.
3. VANJA MILINKOVIC-SAVIC
Ancora una volta, Vanja ha sorpreso tutti. Insigne, nonostante ne abbia sbagliati già tre in due mesi, ha probabilmente tirato il rigore peggiore in questa stagione, però il numero 32 granata è stato bravo a rimanere fermo e a non farsi spiazzare. Non dà ancora garanzie assolute, specialmente nelle uscite, sia alte sia quando deve anticipare gli attaccanti su lanci lunghi, però ha oggettivamente fatto grandissimi passi in avanti rispetto al passato, e giocare con continuità può dargli ancora più fiducia. Deve continuare così, anche Juric è soddisfatto.
Ebbene, il Toro di quest'anno ha un'identità, che deve ancora evolversi e sgrezzarsi, ma ben chiara. Juric ha le idee chiarissime di come dovrà essere la sua squadra, che potrà solo migliorare. Ora arriva la gara, fondamentale, contro il Genoa. Esiste un solo risultato: la vittoria. Contano sempre di più le prestazioni, però in questo caso è obbligatorio dare una scossa decisa alla classifica. Non solo per necessità, ma soprattutto per merito, perché questo Toro merita certamente molto di più degli otto punti attuali.
Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.
Tommaso Freni
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