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I voti della Redazione TG al Mercato Granata

  • Immagine del redattore: ToroGoal
    ToroGoal
  • 6 ott 2020
  • Tempo di lettura: 5 min

La Redazione dà il proprio giudizio sull'operato granata nella sessione estiva di Calciomercato



Mattia Cavina: voto 4

A conti fatti la valutazione non può che essere gravemente insufficiente. Non abbiamo assistito ad una sessione di mercato, ma ad uno strazio. Una società che continua a dimostrare per l’ennesima volta di lavorare senza alcuna programmazione con tempi e modi completamente fuori da ogni logica. Chiunque sapeva che con l’arrivo di Giampaolo sarebbe servita una rivoluzione totale, un vero e proprio repulisti. Invece, come sempre, la rosa non è stata completata e rinforzata a dovere. Per quanto riguarda le entrate, Vojvoda e Gojak sono due scommesse interessanti ma che si dovranno adattare in poco tempo al calcio italiano. Bonazzoli ha buoni margini di crescita, Rodriguez da rilanciare, Murru meglio non commentare. Insomma, l’unica certezza è Linetty. Inconcepibile il mancato arrivo di un regista, soprattutto considerando che il play basso davanti alla difesa è fondamentale per i meccanismi dell’allenatore. Passando alle cessioni, si è fatto pochissimo. Cairo ha preteso cifre altissime per Izzo e Lyanco e adesso, non essendo stati piazzati, resteranno in squadra con scarsissimo minutaggio a disposizione e quindi scontenti. Stesso discorso per Edera, Singo e Millico che vedranno il campo con il binocolo. Ah, sono rimasti anche Milinkovic-Savic e Ferigra tanto per non farci mancare nulla...

In conclusione, il livello della squadra non è migliorato rispetto all’anno scorso. Troppe poche certezze e troppi “speriamo bene”. Ci aspetta un campionato mediocre e non certo di rilancio dopo la disastrosa passata stagione.


Tommaso Freni: voto 4.5

Impossibile dare un voto migliore al Mercato Granata. Nonostante un buon inizio di mercato con innesti funzionali al sistema di Giampaolo (Rodriguez-Vojvoda-Linetty), in seguito il Toro si è bloccato, non acquistando il regista e anzi cambiando completamente obiettivi e priorità. A mio parere inutile l'acquisto di Murru con le permanenze di Singo e Izzo: con ogni probabilità giocherà poco e poi tornerà alla Samp. Le mancate cessioni di giocatori in uscita (Lyanco-Izzo) hanno ritardato anche le ultime operazioni importanti, in cui si è puntato su profili giovani (Bonazzoli-Gojak) che difficilmente avranno un impatto decisivo fin da subito. Un'ulteriore aggravante è non essere riusciti a cedere alcuni esuberi che troveranno pochissimo spazio, come Edera, Milinkovic-Savic e Ferigra.

Non è una squadra disastrosa, si è iniziato a costruire qualcosa per il modulo di Giampaolo, ma certamente non è un organico completo che può ambire a traguardi importanti. Si spera che il tecnico riesca comunque a convincere la piazza (senza diventare capro espiatorio di tutti i risultati negativi) e a guadagnarsi la conferma, in modo da migliorare la squadra l'anno prossimo proseguendo sulla stessa linea del 4-3-1-2.


Pietro Gubitoso: voto 5-

Il Torino Football Club, come primo obiettivo di questa sessione estiva, aveva di dare in mano all’allenatore Marco Giampaolo una rosa per le sue caratteristiche di gioco, un 4312 dove il regista gioca un ruolo cardine. La società non è oggettivamente riuscita a raggiungere questo obiettivo, giustificandosi con la snaturazione di Tomas Rincon, un mediano senza alcuna predisposizione al ruolo affidatogli. Se l’allenatore di Bellinzona riuscirà nella complessa impresa, ne dovrà avere un gran piacimento; e ce lo auguriamo anche noi.

Sempre perché bisognava affidare a Giampaolo una rosa adatta, mai come quest’anno dopo le grandi lacune tecniche e tattiche di alcuni singoli c’era il bisogno di mandare via certi giocatori, che grazie anche un po’ “all’hype” dei loro nomi si sarebbero dovuti vendere ad un buon prezzo per far cassa.

Analizzando gli acquisti singolarmente penso che Karol Linetty sia il nostro miglior l’acquisto. Porta qualità e grinta in mezzo al campo e si sposa perfettamente con il calcio proposto dall’allenatore. Ricardo Rodriguez è invece la maggiore incognita, ha fatto male al Milan, si stava riprendendo al PSV ma senza grandi acuti di prestazione. Speriamo possa tornare il calciatore che fu al Wolfsburg.

Mërgim Vojvoda potrebbe essere una delle sorprese di quest’anno insieme all’altro giocatore ex Samp Federico Bonazzoli. Entrambi ragazzi giovani che vogliono farsi notare, per Mërgim saranno i primi passi in un campionato di alto livello e per Federico potrebbe finalmente essere l’anno per poter dire la sua. Su Nicola Murru invece valutazione negativa ma giustificata, serviva per urgenza un giocatore per la fascia sinistra che potesse assimilare subito i meccanismi di gioco, Murru è stata la scelta corretta, ma non sicuramente la migliore.

Parlando invece della serie estiva che ci ha accompagnati, Lucas Sebastián Torreira Di Pascua, si poteva e si doveva fare di più. Per il grosso upgrade che avrebbe portato a livello di mediatico e tecnico. La trattativa c’è stata ma ha avuto una durata quaresimale, ogni giorno la giornata decisiva per un’offerta adeguata sembrava il giorno dopo. Con il blitz a Londra sembrava che forse finalmente si potesse muovere, ma nessuna fumata bianca né per l’uruguagio né per il suo ex compagno di squadra Joachim Andersen. Con l’entrata in scena di un big club europeo come l’Atletico Madrid le speranze sono definitivamente crollate.

In sintesi, mal gestione del tempo e del denaro. Dopo un inizio scoppiettante con tre acquisti in pochi giorni si pensava che forse era l’anno buono per costruire qualcosa, curiosi dell’arrivo di Davide Vagnati e con la fiducia di aver rinfrescato l’ambiente. Ma, ancora una volta, si è compreso che i problemi partono tutti da una persona. Grosso errore fidarsi ancora una volta del “nostro” presidente, troppo poco ambizioso per una piazza che è stufa della mediocrità, conscia della propria gloriosa storia


Alessandro Iurino: voto 5

Voto che scaturisce dalla media tra quello che darei a Vagnati, 6, e quello che darei a Cairo, 4.

Personalmente, se dovessi criticare Vagnati, non lo farei sul ruolo del vertice basso di centrocampo: è vero, è stato sbandierato per giorni come LA priorità del mercato, ma nelle prime due prestazioni a me è parsa molto più evidente la necessità di investire sulla trequarti e in attacco. Inoltre, nell’ultima sua stagione a Genova, Giampaolo ha impiegato Ekdal in quel ruolo, uno che non ha le caratteristiche del regista e che si occupava semplicemente del recupero e dell’uscita pulita della palla. Più grave, secondo me, è la pochezza nel ruolo di mezzala di qualità, dove verosimilmente si alterneranno Meité e Lukic fino al rientro di Baselli.

La critica che invece mi sento di muovergli è inerente alle tempistiche: considerando Gojak e Bonazzoli dei validi innesti, non era possibile chiuderli prima così da facilitarne l'inserimento in squadra?

Poco da dire, a mio avviso, per l’acquisto di Murru, che nella Samp di Giampaolo conquistò il posto da titolare. Viene a fare la riserva di Rodriguez e, sebbene non sia un campione, per usare un eufemismo, per allungare la panchina posso accettarlo. Buono l’acquisto di Linetty e la scommessa Vojvoda: il kosovaro rappresenta il profilo che il Toro dovrebbe puntare in ogni sessione di calciomercato.

Per Cairo, invece, le critiche sono molteplici e tengono conto anche delle dichiarazioni fatte e che farà prossimamente. Non si può sentire un presidente pavoneggiarsi, attraverso i propri mezzi di stampa, in piena finestra di calciomercato, con ancora la squadra incompleta, né saranno accettabili le sue dichiarazioni quando e se la squadra incontrerà problemi a causa di come è stata condotta questa sessione. Sul fronte del mercato, la cosa peggiore è stata non voler alzare la proposta per prendere Torreira prima che qualcuno potesse inserirsi, ma non vanno trascurate le pretese decisamente fuori mercato per Izzo, un difensore 28enne palesemente scontento, fuori dal progetto tecnico e reduce da una stagione orribile a essere generosi. Se in tutta Europa i club faticano a spendere, non si possono pretendere cifre simili.

È stato un peccato poi non riuscire a piazzare i giovani in esubero, ma fortunatamente il mercato di riparazione è tra soli due mesi e lì sarà d’obbligo sfoltire la rosa e, perché no, migliorarla.

Adesso incrociamo le dita sperando di goderci una stagione tranquilla che possa fungere da base per il nuovo ciclo tecnico che si sta aprendo.


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