top of page
  • twitch (1)
  • Instagram
  • twitter
  • sfondi
  • facebook
  • tiktok
  • yt

Il Pagellone 2020 di ToroGoal

  • Immagine del redattore: ToroGoal
    ToroGoal
  • 31 dic 2020
  • Tempo di lettura: 8 min

La Redazione dà i voti ai protagonisti di uno degli anni più complicati della storia granata

PORTIERI


Sirigu 6: un anno a due facce per il portierone sardo. Determinante per la salvezza, insieme a Belotti, fino alle ultime giornate della passata stagione. Con Giampaolo un calo preoccupante, forse dovuto a una mancata cessione. Molti errori non da lui, insicurezze, sorrisi evitabili. A Napoli si sono rivisti sprazzi del vero Salvatore, si spera che nel 2021 torni a essere il grande portiere che conosciamo tutti.

Ujkani 5.5: un'unica presenza, contro la Roma, in cui non dimostra propriamente di essere il migliore dei secondi portieri di Serie A.

Rosati 5.5: anche per lui una sola presenza, nell'ultima giornata del campionato 19/20, contro il Bologna. La papera sul tiro di Svanberg parla da sola.

Milinkovic-Savic 5.5: si ritaglia un posto in squadra grazie alla fiducia di Giampaolo, gioca titolare in Coppa Italia e due volte in campionato, ma contro il Bologna è arrivata un'insicurezza fatale per la vittoria. Dimostra comunque di essere un secondo portiere dignitoso.


DIFENSORI


Aina 3.5: un incubo. Nel periodo post-lockdown è semplicemente impresentabile, diventa una riserva fissa e dimostra quanto siano stati sprecati i 10 milioni investiti per acquisirlo a titolo definitivo. A settembre arriva l'inevitabile cessione al Fulham, in prestito con diritto di riscatto.

Ansaldi 5: un calo vertiginoso per l'argentino rispetto al 2019, in cui aveva dimostrato di essere un leader nonostante le difficoltà della squadra. Tantissimi problemi fisici ne compromettono il rendimento, ma arriva comunque il rinnovo annuale con il Toro. Anche adesso è ai box per l'ennesimo problema muscolare, ma si spera che nel 2021 possa dare un apporto maggiore alla causa.

Bremer 6.5: la rivelazione del 2020 granata. A inizio 2020 si prende San Siro con un'incredibile doppietta, segna anche il gol salvezza contro il Genoa e in generale dimostra di essere il difensore più affidabile della rosa granata. Anche Giampaolo, dopo qualche gara di pausa, sta iniziando a responsabilizzarlo e a proporlo come nuovo leader difensivo.

Buongiorno 6.5: il ragazzo si farà. Grande umiltà e grande impegno per il classe '99. Si è guadagnato la fiducia di Giampaolo, che lo ha lanciato da titolare a Roma e Napoli, non due campi qualsiasi.

De Silvestri 4: chiude l'esperienza in granata nel peggiore dei modi. Prestazioni opache e un infortunio alla spalla. Guardando il suo rendimento al Bologna si capisce perché la società abbia deciso di non rinnovargli il contratto.

Djidji 4: un disastro. Il guizzo del suo 2020 in granata è l'autogol nel Derby da subentrato. Crolla nelle gerarchie della difesa dopo che nel 2019 era sembrato poter diventare l'erede di Moretti. A ottobre la cessione in prestito al Crotone.

Izzo 4: una delle maggiori delusioni del 2020 granata. Un giocatore irriconoscibile rispetto a quello ammirato nella stagione 18/19. A Napoli, proprio nell'ultima partita dell'anno, sembra essersi riaperto uno spiraglio per una permanenza in granata da protagonista, ma non basta per migliorare il giudizio su un anno a dir poco disastroso.

Laxalt 3.5: fallimento. gli ultimi ricordi che i tifosi granata hanno di lui sono il gol clamorosamente sbagliato a Reggio Emilia e l'oscena prestazione contro l'Atalanta. Poi il ritorno al Milan.

Lyanco 4: nell'anno in cui gioca il maggior numero di partite con la maglia granata (ed è a Torino dal 2017...), delude le attese con tantissime prestazioni inguardabili. Per tutto il mercato estivo ci sono voci riguardo una sua possibile partenza, ma alla fine rimane e diventa inamovibile con Giampaolo, che lo apprezza per le qualità di palleggio. Le performances, però, sono abbondantemente insufficienti.

Murru 5.5: arriva come alternativa sulla sinistra. L'esordio con l'Atalanta è da incubo, si rifà parzialmente in Coppa Italia e contro il Genoa. Ora è alle prese con un problema muscolare, ma nel 2021 potrebbe essere una discreta riserva.

N'Koulou 3: quasi incommentabile. Nonostante il gol nell'ultimo Derby, il 2020 del camerunense è a dir poco osceno. Un anno pieno di errori inspiegabili e imperdonabili per un giocatore della sua esperienza. Ora il contratto in scadenza e un futuro ancora da decifrare.

Rodriguez 5.5: primo acquisto del mercato estivo. Dopo prestazioni insufficienti nella difesa a 4, dimostra di essere abbastanza affidabile come centrale di sinistra a 3. Nel 2021 ci sarà bisogno di prestazioni più convincenti anche da parte sua.

Singo 7: un'altra grande scoperta per i tifosi granata. Esordisce a luglio, segnando anche un gran gol contro la Roma. Con Giampaolo si prende il posto da titolare quando Vojvoda è out, e convince. Si spera che continuerà nella sua crescita e diventi un giocatore importante per lo schieramento granata.

Vojvoda 6: altro acquisto del mercato estivo. Si prende rapidamente il posto da titolare a destra, ai danni di Izzo, e dimostra di essere un abile crossatore nelle prime giornate, con ben 3 assist. Il Covid compromette il suo apporto e Singo potrebbe averlo scavalcato nelle gerarchie, ma può essere sicuramente un giocatore utile nel 2021.


CENTROCAMPISTI


Baselli SV: un anno sfortunatissimo per il centrocampista bresciano. Problemi muscolari pre-lockdown e la rottura del legamento crociato al primo allenamento post-lockdown. Nel 2021 dovrà riscattarsi.

Berenguer 4: nel 2020 conferma di essere un giocatore altalenante, non in grado di prendersi la squadra sulle spalle e perfino permaloso quando messo in discussione (si ricorda il lancio della maglia dopo la sostituzione col Parma). Cessione all'Athletic Bilbao vantaggiosa per entrambe le parti.

Gojak 5.5: fatica a imporsi dopo essere arrivato nell'ultimo giorno di mercato, ed è anche sfortunatissimo tra Covid ed espulsione di Singo a Roma. Nel 2021 ci si aspetta di più dal bosniaco.

Linetty 5.5: delude in alcune uscite, ma è il vero stakanovista del centrocampo granata. Non riposa mai, nemmeno in Coppa Italia. Nel 2021 rimarrà un giocatore fondamentale per Giampaolo e si spera che possa avere maggior riposo, in modo da essere più brillante quando chiamato in causa.

Lukic 6: trova poco spazio con Longo, anche se mette il suo timbro nella gara salvezza contro il Genoa. Poi però diventa un giocatore molto importante per Giampaolo, disputando un ottimo inizio di campionato. Il Covid ne compromette il rendimento e il finale di 2020 è in netto calo. Nel 2021 dovrà dimostrare di essere definitivamente maturato.

Meitè 3.5: insopportabile. Quasi costantemente impresentabile in ogni partita in cui viene schierato, tantissimi gol subiti dai granata quest'anno sono arrivati da palloni persi dal centrocampista francese. Al momento non ci sono particolari voci riguardo una sua possibile cessione, ma la sua esperienza in granata è già al capolinea.

Rincon 5: un calo drastico rispetto al giocatore affidabile ammirato nella stagione 18/19, però non fa mai mancare professionalità e applicazione, specialmente nel calarsi in un ruolo non propriamente suo con Giampaolo. Se tanti altri giocatori in rosa si comportassero come lui, forse la classifica granata sarebbe diversa.

Segre SV: l'episodio infelice del Derby macchia la permanenza in granata del prodotto del vivaio, che sta dimostrando comunque grande impegno per ritagliarsi uno spazio. Sempre propositivo, nel 2021 potrebbe tornare utile per far rifiatare qualche centrocampista.


ATTACCANTI


Belotti 8.5: unica luce nel quasi buio totale granata. Prestazioni eroiche e una salvezza conquistata grazie ai suoi gol e alle parate di Sirigu in una situazione drammatica. Batte record su record, segnando per 7 gare consecutive e raggiungendo i 100 gol in maglia granata. Giocatore e uomo da clonare. Capitano.

Bonazzoli 5.5: arriva nelle ultime ore di calciomercato, parte subito titolare ma poi cala nelle gerarchie. Ora lo ha frenato un problema fisico, ma ha dimostrato sempre grande determinazione quando chiamato in causa. Si spera che nel 2021 possa imporsi maggiormente ed essere un giocatore utile nel reparto offensivo.

Edera 4.5: Longo gli dà fiducia nel post-lockdown ma le prestazioni sono disastrose e anche l'atteggiamento è rivedibile. Verrà quasi sicuramente ceduto nel mercato di gennaio, se arriveranno richieste.

Millico 5: per ben due volte positivo al coronavirus, non dimostra grande impegno nel tentare di ritagliarsi uno spazio maggiore, né grande umiltà rifiutando le proposte di prestito in squadre di Serie B. Nel 2021 rischia di scomparire definitivamente dai radar granata.

Verdi 4.5: qualche guizzo nelle gare salvezza post-lockdown, ma tirando le somme il suo rendimento è largamente insufficiente. Fatica ad avere continuità e spesso fa errori elementari dopo grandi giocate. Nel 2021 dovrà obbligatoriamente imporsi come giocatore importante e decisivo, altrimenti la sua esperienza in granata diventerà definitivamente sciagurata.

Zaza 5: alcuni problemi fisici lo bloccano e non gli permettono di avere mai grande continuità, però spesso non convince e fatica a giocare in coppia con Belotti. Le poche prestazioni convincenti arrivano quando gioca come unica punta, senza il Gallo al suo fianco. Il suo futuro è incerto e nel nuovo anno potrebbe concludersi la sua avventura in granata.


ALLENATORI


Mazzarri 4.5: il voto ovviamente non è all'esperienza totale in granata, ma solo alle ultime gare in cui sedeva sulla panchina, prima di rescindere il contratto. Rimangono indelebili le umiliazioni subite contro Atalanta e Lecce. Ha dato un grande contributo alla causa granata facendo un gran lavoro, ma è stato corretto allontanarlo (e lui stesso ha deciso di farsi da parte).

Longo 5: non dà mai l'impressione di avere la squadra in mano, né mentalmente né tatticamente. I giocatori sembrano piuttosto autogestirsi e giocano sostanzialmente come se ci fosse ancora Mazzarri. Totalizza appena 13 punti, raggiungendo la salvezza (spacciata per miracolosa) grazie alle prodezze di Sirigu e Belotti. Probabilmente troppa poca esperienza per allenare a questi livelli.

Giampaolo 5: la classifica lo condanna, ma le prestazioni dicono ben altro. Ha dato un'impronta netta alla squadra fin dalle primissime partite (a differenza di Longo) e il gioco, paradossalmente, è migliorato di partita in partita. I giocatori sono con lui, dunque merita fiducia nell'anno nuovo per inseguire la salvezza e superare gli strascichi dell'anno passato.


SOCIETA'

Bava SV: insieme a Cairo decide di chiamare Longo al posto di Mazzarri, con la probabile intenzione di avviare un ciclo di rivoluzione, portando anche altri ex granata nello staff tecnico e nella dirigenza. Ma a giugno viene ingaggiato Vagnati al suo posto. Il suo contributo è sostanzialmente ingiudicabile, perché non ha mai avuto la reale possibilità di avviare un ciclo tecnico ed è stato quasi umiliato nell'essere sostituito e declassato a stagione ancora in corso.

Vagnati 4: arriva con grandi aspettative, non dà un particolare contributo per il raggiungimento della salvezza, ma poi decide di puntare su Giampaolo per la nuova stagione. Il mercato parte forte, con alcuni acquisti immediati e funzionali al sistema del nuovo mister, ma poi si blocca inspiegabilmente nel momento in cui servirebbe acquistare un regista. Finisce col prendere in prestito Gojak e Bonazzoli all'ultimo secondo, spacciandoli per profili seguiti da tempo, quando in realtà gli obiettivi primari erano Ramirez e Joao Pedro. Durante la stagione si presenta raramente di fronte alle telecamere per difendere il tecnico da lui scelto in estate, ma al momento la fiducia in Giampaolo sembra effettivamente invariata. Nel 2021 dovrà dimostrare di saper agire in maniera più rapida e intelligente sul mercato, anche se le colpe, ovviamente, non sono tutte sue.

Cairo 3: il vero responsabile del terribile anno granata. Allontana Mazzarri (ormai arrivato al capolinea) dopo non averlo quasi mai difeso dalle critiche e dall'odio che l'ambiente stava montando nei suoi confronti, ingaggia Longo dando l'impressione di voler avviare un ciclo rivoluzionario, ma poi cambia di nuovo tutto, sostituendo Bava con Vagnati e ingaggiando Giampaolo. Una confusione totale e dei cambiamenti continui senza alcuna logica. In estate tiene tutti i giocatori che avevano deluso nell'ultima stagione, incluso N'Koulou, che finirà quasi ai margini della rosa con il contratto in scadenza: una gestione azzardata e superficiale di un organico che andava rivoluzionato e reso funzionale al sistema di Giampaolo. Nell'ultimo periodo, anche a causa del Covid, è sembrato più assente dall'ambiente granata, anche se fortunatamente ha ribadito la fiducia nell'allenatore abruzzese. Continua a dichiarare che il Toro non è in vendita e se lo terrà stretto per tanti altri anni, ma chissà che il 2021 non riservi qualche sorpresa.

Comments


bottom of page