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In alto mare, ma veleggianti. "Il Granata Mezzo Pieno" III (IV)

Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Terza sconfitta consecutiva per il Torino di Marco Giampaolo, i Granata non partivano così male dall’ultima retrocessione pre-Cairo. Prima di gettarci nello sconforto, però, cerchiamo di estrapolare gli aspetti da salvare.

1. ANDREA BELOTTI

Quanto gasa il Gallo. Che giocatore, seconda doppietta consecutiva in tre partite e se Cragno non fosse un signor portiere staremmo parlando di una tripletta coronata da una rovesciata all’ultimo respiro. Finalmente riportato nelle condizioni di segnare, ha letteralmente trascinato la squadra, che giocava in fiducia solo dopo i suoi gol. Il gol su azione, poi, è una risposta a chi lo taccia di non avere tecnica e un messaggio al CT Mancini che ancora non lo vede come titolare assoluto in nazionale. Al momento, è tra i giocatori più in forma dal punto di vista fisico e realizzativo, il resto della squadra però dovrebbe aiutarlo di più, perché attualmente non merita di stare in una dimensione così limitata.

2. IL RISULTATO BUGIARDO

La partita di ieri è figlia soprattutto della sfortuna. Checché ne dicano i più pessimisti, la gara si è giocata ad armi pari. Infatti, leggendo le statistiche si nota come nel secondo tempo il Cagliari abbia effettuato solo un tiro in porta (quello del gol) e si sia fatto dominare per larghi tratti della ripresa. Purtroppo, e lo scrivo seriamente dispiaciuto, la differenza ieri l’hanno fatta i portieri: Cragno compie un miracolo senza senso sulla rovesciata di Belotti, mentre Sirigu, ahimè, si rivela umano e regala il primo gol in quattro anni in granata. Può capitare, fa parte del calcio.

Il Cagliari ha senza dubbio dominato nel primo tempo, ma non ammettere che sia stato in balìa dell’avversario nella seconda frazione è malafede pura. Inoltre, nel valutare la prestazione nel complesso, va detto che due gol su tre dei Sardi nascono da regali individuali, ciò che deve preoccupare, semmai, è la sofferenza costante provata sulla catena di sinistra, ma di questo se ne parla benissimo nel Granata Mezzo Vuoto per cui non mi ci addentro.

3. PICCOLE CONSIDERAZIONI SPARSE

Ieri abbiamo visto nuovamente un Meité pietoso, ma viste le dichiarazioni di Giampaolo su Gojak (preso per fare la mezzala), speriamo di vedere presto il bosniaco al suo posto a giocare la palla.

Vojvoda ancora ottimo in fase di spinta, Lykogiannis e Sottil non sono mai riusciti ad arginarlo, deve ancora migliorare nei passaggi e nelle letture di gioco, ma il materiale su cui lavorare c’è. Bello anche l’ingresso di Singo, giovane da preferire sempre a Izzo come alternativa di Vojvoda se c’è da attaccare.

Da segnalare poi una condizione fisica in miglioramento, con la squadra che ha giocato su ritmi accettabili fino al 95’.

Siamo ancora lontanissimi da come Giampaolo immagina il suo Toro, decisamente in alto mare, eppure, qualcosa si muove.


Ci sentiamo dopo la gara col Sassuolo, sperando di esaltare finalmente almeno un pareggio anziché trovare aghi di positività in un pagliaio di sconfitte. A presto!


Alessandro Iurino

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