LA LOCURA. "Il Granata Mezzo Pieno" XXIV
- Alessandro Iurino
- 18 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Locura, follia. Se dovessi scegliere una singola parola per descrivere Torino-Sassuolo, sarebbe sicuramente questa. È successo letteralmente di tutto: è stata una storia, più che una partita. Parliamo delle cose positive.
Iniziamo col dire che la cosa più importante era la vittoria. Questi tre punti erano vitali per continuare la corsa verso la salvezza, sarebbero stati da prendere senza storcere il naso con qualunque risultato. Pertanto, stavolta, la prestazione era l'ultimo dei problemi, ne sarebbe andata bene perfino una indecente, purché propedeutica alla vittoria. Invece non solo sono arrivati i tre punti, ma anche una prova (lo dicono tutti i dati partita) ottima sotto diversi punti di vista. Il Toro ha avuto maggior possesso palla del Sassuolo, squadra che ha sempre tenuto le proprie percentuali ben sopra il 50%, eccezion fatta per solamente 5 partite (ieri compreso) in questo campionato. Non solo possesso, il Torino ha anche dominato il dato sui tiri in porta (ben 15!), costringendo Consigli ad almeno 4 parate già nel primo tempo. Non fidatevi, pertanto, di chi ha visto una partita dominata e controllata dal Sassuolo. Quando attaccavano creavano problemi, è vero, ma abbiamo fatto lo stesso pure noi.
Gli emiliani hanno evitato di sbandare già nel primo tempo solo grazie a Consigli, che in più di un'occasione ha fatto gli straordinari, come per esempio sul colpo di testa di Sanabria. Per il resto, gli uomini di De Zerbi avevano difficoltà a gestire i nostri continui attacchi dalle fasce e, gol a parte, riuscivano a rendersi pericolosi solo quando ci sbilanciavamo troppo e riuscivano a verticalizzare velocemente sfruttando le praterie alle spalle del nostro terzetto difensivo.
Un'altra cosa di cui si deve parlare fino alla nausea è la rimonta. Al di là del significato sportivo, un'impresa simile dà un grande messaggio circa le motivazioni della squadra. Spesso abbiamo accusato i giocatori di essere troppo indolenti e totalmente disinteressati alla causa, ma la reazione di ieri ci ha sbugiardato e l'invasione di campo sul gol del definitivo 3-2 nei minuti di recupero ha rispecchiato ciò che è successo nelle case (e non solo, chiedere a Nikki di Radio Deejay per avere conferma) di ogni tifoso granata al colpo di testa di Zaza.
Tommaso, sul Granata Mezzo Vuoto post rimonta di Bergamo, aveva evidenziato quanto si rosicasse per non aver potuto assistere alla rimonta allo stadio. Mi associo e butto il carico: pensate a come sarebbe stata questa prima, bellissima, prima vittoria stagionale domestica, allo stadio.
Adesso testa alla partita di Genova contro la Sampdoria, in un periodo negativo e per questo affamatissima di punti, sarà molto complicata. A presto, FORZA TOROOOOOOOOOOOOOOOO
Alessandro Iurino
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