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Ora si fa sul serio. “Il Granata Mezzo Pieno”

Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Esisteva un solo un risultato per questa gara, ed è arrivato. Non senza qualche sofferenza di troppo, ma sicuramente ci sono tanti aspetti di Torino-Genoa che possono dare grande fiducia per le prossime gare. Facciamo il punto.


1. LA REAZIONE DOPO IL GOL SUBÌTO

Il Toro, non solo quest'anno, ma fin troppo spesso anche nelle stagioni passate, si era fatto rimontare in situazioni di vantaggio anche di più reti, per via di crolli psicologici devastanti. Questa volta, con Juric, un'identità consolidata e una gara dominata per 69 minuti, le cose sono andate diversamente: invece di deconcentrarsi, il Toro ha nuovamente alzato il ritmo, cercando (e trovando) un altro gol per ristabilire le distanze. Una reazione da squadra motivata e, come si suol dire, "sul pezzo". Ivan Juric, sebbene la squadra abbia ancora tanti difetti in fase di impostazione e anche di gestione della gara, ha già plasmato il suo Toro. Ed è un'ottima notizia. In futuro, si spera, si potrà solo migliorare sotto questo aspetto.


2. IL RITORNO DI PRAET

In questo ultimo mese e mezzo la squadra di Juric aveva fornito tante ottime prestazioni, ma era spesso mancato il guizzo decisivo per chiudere le partite, o perfino sbloccarle. Questo ha fatto perdere diversi punti al Toro, ma ha anche dato la consapevolezza che ri-aggiungendo i tasselli necessari il problema sarebbe stato risolto. Lo stesso Juric aveva sottolineato nel post-Napoli l'importanza di riavere a disposizione giocatori come Praet e Pjaca, e col Genoa si è già vista una parziale differenza rispetto alle scorse gare. Praet in pochi minuti ha dato un apporto importante in entrambe le fasi, fornendo peraltro l'assist a Brekalo per il 3-1 dopo un'azione perfetta. Avere giocatori di qualità e di intensità al top è fondamentale per la stagione granata. Bentornato Dennis.


3. IL CALENDARIO

Premessa: è sempre meglio non fare previsioni né sbilanciarsi sulle difficoltà di una partita, ma questo punto va toccato per sottolineare quanto fosse stato complicato l'avvio di campionato per il Toro di Juric. In otto gare aveva affrontato quattro big, più due partite molto toste contro Fiorentina e Sassuolo. Ora ci sarà subito il test difficilissimo contro il Milan, ma poi rimarranno solo Inter e Roma come avversari nettamente superiori. È chiaro che i risultati non siano mai scontati, ma non è assurdo considerare che il vero campionato del Toro sia cominciato contro il Genoa, sia per il discorso delle assenze sia per la struttura del calendario.


Ebbene, martedì ci sarà una gara complicatissima, in trasferta contro il Milan. La cosa più importante è che la squadra continui sulla strada della nuova identità. Indipendentemente dal risultato, il Toro dovrà fare la sua partita, per acquisire ulteriore consapevolezza, che sarà fondamentale per le partite successive. Si deve andare avanti nel percorso.


Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.


Tommaso Freni

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