Napule è mille dolori. Il "Granata Mezzo Vuoto" VIII
- Alessandro Iurino
- 18 ott 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Nonostante una partita gagliarda e con diversi rimpianti contro la squadra più in forma del campionato, il Torino esce dal campo ancora con 0 punti. Vediamo qualche aspetto preoccupante.
1. L'INFORTUNIO DI MANDRAGORA
Al settimo minuto di gioco Rolando Mandragora chiede il cambio: non riesce a continuare, il ginocchio ha ripreso a far male. Sarà uno stop lungo, come confermato dallo stesso Juric, probabilmente un problema ai legamenti. Il centrocampista ex Udinese ha lasciato il posto a Kone, all'esordio in Serie A. L'ivoriano, rigore causato a parte, ha disputato una prova in linea con il suo valore, considerando la squadra avversaria e soprattutto il giocatore da prendere in consegna non gli si può dire nulla. Chiaramente però la qualità è ben diversa da quella dello sfortunato Mandragora che, per ammissione del mister, dà il suo apporto anche in termini caratteriali essendo un leader naturale nonché estensione in campo proprio di Juric. La sua assenza peserà, ma soprattutto a incidere sarà la costanza con cui si verificano gli infortuni. Ancora non è possibile stabilire se sia colpa dello staff medico o della preparazione atletica che richiede tanta intensità a una squadra che per anni ha offerto prestazioni burrose e flaccide. Ciò che è certo però è che questa cadenza così regolare dei problemi fisici si collega strettamente con il prossimo punto.
2. QUALITÀ CERCASI
Come scritto in apertura, la partita di ieri lascia al Toro qualche rimpianto. In primis per non aver concretizzato nessuna delle occasioni che ci si era creati. Chiaramente Linetty ha caratteristiche diverse rispetto a Praet, che è ancora ai box dopo l'infortunio di Reggio Emilia, mentre Pjaca, si è visto, può incidere e non poco a gara in corso rilevando Brekalo che talvolta non ha la lucidità necessaria nelle zone calde. Inoltre, per chissà quanto, mancherà Mandragora a dare equilibrio e supporto offensivo: la qualità nei settori decisivi, in attesa del rientro a pieno regime dei due di cui sopra, andrà ancora a scemare. Sciupare così certe situazioni per essere pericolosi è un peccato capitale e se gli infortuni non si placheranno il problema ci accompagnerà per tutta la stagione.
3. ANCORA, GOL NELL'ULTIMO QUARTO D'ORA
Come già scritto nei capitoli precedenti, a me preoccupa molto questa tendenza ereditata dalla scorsa stagione a subire sempre gol nei minuti finali. Vedo che Juric nelle dichiarazioni ancora non lo indica come un problema, ma andrà trovata senza dubbio una spiegazione e, naturalmente, una soluzione. Personalmente credo che la squadra abbia un crollo di lucidità nei minuti finali, anche ieri con un po' di freddezza e "malizia" si poteva evitare un assedio così serrato alla nostra area di rigore in occasione della rete di Osimhen. Occorre però ricercare i motivi per cui chi è in campo commetta certe ingenuità, potrebbe essere l'inesperienza (ma non ci credo molto, Djidji e Rincon hanno regalato tre gol e son tutt'altro che giovani) oppure il fatto di essere ancora all'inizio di un nuovo percorso tecnico e tattico in cui certi meccanismi ancora vanno registrati. Spero che Juric e staff ci stiano lavorando perché è uno dei motivi se non IL motivo per cui abbiamo raccolto solo 8 punti in 8 giornate (anche se, va detto, nella metà di queste abbiamo affrontato una delle prime sette potenze del campionato).
Ci libereremo mai di queste maledizioni? La squadra merita molto di più, quanto continuerà a piovere? Girerà mai qualcosa in nostro favore?
Ci sentiamo sabato, dopo l'anticipo casalingo contro il Genoa di Ballardini, una squadra pazza e senza senso esperta nei gol nel finale e nelle rimonte. Buona settimana e Forza Toro!
Alessandro Iurino
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