top of page
  • twitch (1)
  • Instagram
  • twitter
  • sfondi
  • facebook
  • tiktok
  • yt

Niente panico. “Il Granata Mezzo Pieno” VI

Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Con colpevole ritardo, comincia finalmente la stagione anche per la rubrica “Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto”. In molti avranno già notato il cambio di ruolo con il carissimo Alessandro Iurino. Entrambi speriamo che i nostri lettori possano essere incuriositi e apprezzare questa piccola novità. A Venezia è stata una gara tostissima, che il Toro stava gestendo e portando a casa contro un avversario che l'aveva preparata molto bene. Dopo l'erroraccio di Djidji, in qualunque tifoso granata saranno tornate in mente le rimonte subìte nella scorsa stagione, ma la gara in realtà è finita in un altro modo. Mettiamo ordine, e analizziamo gli aspetti positivi di questa partita.

1. QUATTRO SU SEI

Premessa importantissima: il Toro arriva da un 16esimo e un 17esimo posto, dunque deve obbligatoriamente tenere i piedi per terra, e anche i tifosi, seppur con entusiasmo (più che giustificato), devono farlo. Quindi è sicuramente un aspetto positivo il fatto che il Toro in sole 6 giornate abbia eguagliato i punti fatti con le neopromosse rispetto alla scorsa stagione: l'anno scorso furono 4 punti (su 18 disponibili), frutto di 4 pareggi e 2 sconfitte in 6 scontri, quest'anno il Toro è già a una vittoria e a un pareggio. Quattro punti, su sei disponibili. La vittoria sarebbe stata meglio? Indubbiamente, ma il Toro ha già dimostrato di aver cambiato nettamente atteggiamento e mentalità in questo tipo di partite, e non era assolutamente scontato (specialmente con assenze così importanti). Non ci sono state le occasioni delle gare precedenti, ma il Toro ha fatto la sua gara, vincendo tanti duelli fisici (Pobega sugli scudi) e sfruttando le armi a sua disposizione (Singo su tutti).

2. LA GESTIONE IN INFERIORITÀ NUMERICA

Naturalmente, la partita è cambiata completamente dopo l'episodio del calcio di rigore con annessa espulsione di Djidji. Ma il Toro, nonostante si sia inevitabilmente abbassato, non si è disunito. Ha continuato a difendere con ordine, ha ovviamente abbassato i ritmi, ma anche tentato di ripartire, quasi addirittura a cercare il nuovo vantaggio, pur senza prendere rischi eccessivi. In una situazione analoga, nella scorsa stagione, sarebbe probabilmente finita in maniera diversa. I giocatori granata sono rimasti concentrati fino all'ultimo secondo, costruendo anche un'ultima occasione clamorosa. Non è andata bene, ma anche qui, l'atteggiamento è giusto.

3. L'EVOLUZIONE DI LUKIC

A proposito dell'ultima occasione, Lukic fa una verticalizzazione perfetta lanciando Mandragora in campo aperto. È solo una delle tantissime ottime cose fatte da Lukic nelle ultime gare. Il centrocampista serbo è stato sempre tra i migliori in campo nelle ultime tre uscite, e sta forse finalmente trovando la sua dimensione tattica ideale. Da Reggio Emilia in poi ha cambiato nettamente ritmo. È sempre presente in entrambe le fasi di gioco al posto giusto, sta diminuendo il numero di tocchi, sta migliorando tantissimo nel pressing (molto più pulito ed efficace) e nelle verticalizzazioni. Contro il Sassuolo ha sbagliato un gol, ma è un dettaglio in una gara eccellente. Contro la Lazio il suo ingresso è stato decisivo per mettere ulteriore pressione alla retroguardia biancoceleste, ed è lui ad avviare l'azione del gol di Pjaca. Juric gli sta cucendo addosso un ruolo fondamentale nel suo sistema di gioco, e dopo qualche partita un po' sottotono ora sta convincendo. La condizione fisica mostrata ieri è strepitosa. Serviranno nuove conferme, ma continuando così diventerà presto una certezza importantissima, smentendo gli scettici sul suo conto (tra cui me, specifico per coerenza). Non è tutto da buttare, dunque, di questa trasferta al Penzo di Venezia, anzi. Il Toro imparerà ancora dai propri errori. I tifosi ovviamente hanno tutto il diritto di pretendere di più ed esaltarsi dopo prestazioni convincenti, ma devono anche avere la lucidità di non fare drammi dopo un pareggio particolare, arrivato per determinati episodi e con molte assenze. Bisogna comprendere la dimensione di questa stagione: salvarsi e costruire per il futuro. Certi errori si ripeteranno, ma niente panico: con le idee (e anche una rosa rinforzata) si va sempre avanti, migliorando. Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro. Tommaso Freni


Comments


bottom of page