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Questo Toro ha ancora bisogno di Cristian Ansaldi

I numeri certificano come l'argentino sia ancora un elemento imprescindibile della rosa granata

Questo Toro ha ancora bisogno di Cristian Ansaldi. Se ancora non fosse stato abbastanza chiaro, lo abbiamo capito lunedì sera, nella partita contro il Parma. Una gara che rischiava di diventare rognosa, in cui il Toro aveva evidenziato i soliti cronici limiti tecnici che si porta dietro da mesi: per risolverla c’è voluto un guizzo dell’esterno argentino. Rimessa laterale verso Sanabria, attacco dello spazio, controllo del pallone di ritorno, tunnel sul diretto avversario e palla con su scritto “Spingimi” offerta a Vojvoda. Difficile immaginare un altro giocatore del Toro prodursi in una giocata simile, difficile ritrovare in un altro componente del gruppo granata la capacità di saltare l’uomo e di spezzare la monotonia di Ansaldi. Pur con i suoi passaggi a vuoto e i fisiologici cali legati all’età, l’argentino è ancora un elemento centrale della rosa del Toro.


A rendere evidente il suo contributo alla causa granata nella stagione in corso sono i numeri, che lo vedono eccellere in diverse graduatorie. Ansaldi ha fornito in totale 5 assist, tra i difensori solo Cuadrado ne ha serviti di più (7) nell’anno solare 2021. In generale in stagione, secondo i dati Kickest, nel ruolo hanno fatto meglio dell’ex Genoa e Inter solo lo stesso colombiano della Juventus (10 assist), Faraoni (7), e altri due big come Gosens e Hakimi (entrambi a quota 6).


Numeri importanti anche per quanto riguarda i cosiddetti “key passes” (letteralmente “passaggi chiave”, in sostanza quelle verticalizzazioni che raggiungono e smarcano un proprio compagno superando almeno una linea di difesa avversaria). Sempre secondo Kickest Ansaldi ne ha totalizzati finora 35. Davanti a lui tra i difensori solo Dimarco (primo con 66), Cuadrado, Di Lorenzo, Biraghi, Theo Hernandez e Spinazzola. Va osservato però che tutti questi giocatori hanno collezionato più presenze del granata. Nei key passes ogni 90 minuti Ansaldi sale infatti al terzo posto tra i difensori con un dato di 2.04: meglio di lui solo Dimarco (2.5) e Cuadrado (2.04). Nella rosa del Toro solo Verdi e Belotti hanno totalizzato più passaggi chiave (rispettivamente 50 e 38), solo Verdi supera Ansaldi per key passes ogni 90 minuti (3.16).


Ansaldi figura tra i migliori difensori del campionato anche sotto il profilo dei cross riusciti: secondo Kickest ne ha completati 41, dietro solamente a Dimarco (64) e Biraghi (59). Il dato ogni 90 minuti (2.39) lo vede al secondo posto dietro all’esterno del Verona (2.42).


Un altro fondamentale in cui Ansaldi fa registrare ottimi numeri, pur senza i picchi citati in precedenza, è il dribbling: in stagione ne ha completati 26, 1.51 ogni 90 minuti, figurando nella top ten dei difensori insieme ai soliti Cuadrado, Theo Hernandez e Spinazzola e ad alcuni insospettabili come Reca e Giuseppe Pezzella (nell’ultimo dato citato il miglior difensore della Serie A è un altro granata, Singo, che completa 2.67 dribbling ogni 90 minuti).


Le qualità tecniche di Ansaldi, a onor del vero, non sono mai state messe in discussione: i dubbi hanno sempre riguardato la fragilità fisica. Contrariamente a quanto l’avanzare dell’età - l’argentino farà 35 anni a settembre - avrebbe potuto far temere, da questo punto di vista Ansaldi sta però vivendo una stagione tutto sommato positiva (forse anche per “merito” del riposo forzato nella prima parte di campionato, quando con la difesa a quattro Giampaolo gli preferì spesso Rodriguez e Murru). In questa stagione Ansaldi ha collezionato finora 29 presenze (18 da titolare, 11 da subentrato), più di quante ne totalizzò nelle sue prime due stagioni in granata (25 nel 2017-2018, 24 nel 2018-2019). Nel 2019-2020, invece, le apparizioni totali furono 32 (cinque nei preliminari di Europa League). Emblematico il numero delle gare saltate per infortunio: 10 nel 2017-2018, 9 nel 2018-2019, 10 nel 2019-2020, solo 4 finora in questa stagione.


Questo di certo non basta a cancellare l’incognita legata ai problemi fisici, ma Ansaldi sta dimostrando con i fatti di essere allo stato attuale delle cose un elemento imprescindibile per questo Toro. Il contratto dell’argentino scadrà il prossimo 30 giugno e nelle prossime settimane sono attesi confronti per valutare il rinnovo. L’avanzare dell’età, il tema infortuni, che fisiologicamente potrà riproporsi, saranno variabili di cui tenere conto, ma allo stesso tempo l’Ansaldi visto in questi ultimi mesi è un calciatore che il Toro non si può permettere di lasciare andare a cuor leggero. In più, in conclusione, un ulteriore fattore da tenere in considerazione: Ansaldi sta bene a Torino e al Torino. Negli ultimi anni, suo malgrado, il club granata ha toccato con mano l’importanza di questo aspetto.

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