Il Pagellone di fine stagione 2021/22
- ToroGoal
- 25 mag 2022
- Tempo di lettura: 8 min
La stagione 2021/22 è finita con il decimo posto e 50 punti in classifica. Prima di entrare nel vivo del calciomercato, per Toro Goal è tempo di assegnare i voti della stagione ai giocatori del Torino e all'allenatore Ivan Juric.

PORTIERI
Berisha 5.5: diventato quasi stabilmente primo portiere nel finale di stagione, l'albanese ha avuto sicuramente un rendimento migliore del "rivale" Vanja, con numerose parate decisive e un rigore respinto a Insigne. Ma non sono mancate le incertezze contro Genoa, Lazio ed Empoli, costate almeno tre punti ai granata. Scatterà l'obbligo di riscatto, ma la società rifletterà sulla posizione del portiere, che dovrà obbligatoriamente diventare un fattore e non un punto debole per la squadra.
Gemello SV: il giovane classe 2000 scende in campo soltanto contro la Fiorentina, tenendo la porta inviolata e parando anche bene su Gonzalez. Rimane purtroppo l'unica uscita stagionale per un ragazzo che meriterebbe senza alcun dubbio di giocare con continuità per mostrare le proprie qualità e migliorare.
Milinkovic-Savic 5: dopo un girone d'andata sufficiente, ma non eccezionale, il rendimento del serbo è peggiorato sempre di più, raggiungendo il limite nel mese di febbraio contro l'Udinese e nel Derby. Da quel momento perde il posto da titolare, ma Juric gli concede due opportunità contro Spezia e Atalanta. Contro i liguri non viene mai impensierito, ma a Bergamo subisce quattro gol, avendo una buona fetta di responsabilità almeno su due reti avversarie. Anche i dati statistici lo condannano.
DIFENSORI
Aina 5: l'esterno nigeriano ha ritrovato spazio nel finale di stagione, sfruttando la condizione sempre più deficitaria di Singo, ma nel complesso la stagione è chiaramente insufficiente. Juric gli aveva dato grande fiducia a inizio stagione, lavorando molto sul suo carattere e sul suo ruolo, ma non è mai stato ripagato sul campo con continuità. Le poche prestazioni positive contro Sampdoria all'andata, Lazio al ritorno e all'ultima di campionato contro la Roma non possono salvare Ola dall'insufficienza netta.
Ansaldi 5.5: l'argentino aveva cominciato la stagione sui suoi soliti livelli, fornendo diversi assist e fungendo da alternativa di lusso, da inserire quando c'è da cambiare le partita. Ma con l'esplosione di Vojvoda (a cui ha contribuito) e il calo del minutaggio, anche il rendimento è scemato. Anche l'ultima uscita in maglia granata contro la Roma è stata decisamente opaca. Peccato, avrebbe meritato un saluto più glorioso per tutto quello che ha dato.
Bremer 9: indiscutibilmente l'MVP del Torino 2021/22. Un muro quasi invalicabile per praticamente tutti gli attaccanti della Serie A. Leader per umiltà e dedizione al lavoro. Segna meno gol della scorsa stagione, ma se il Toro chiude come quinta miglior difesa del campionato, la maggior parte dei meriti sono suoi, e del lavoro fatto da Juric su di lui. Merita senza dubbio grandi palcoscenici, anche fuori dall'Italia.
Buongiorno 6.5: non sempre impiegato con regolarità, mostra comunque una crescita importante nel corso della stagione. Comincia con un paio di errori con l'Empoli e la Roma, ma successivamente fornisce sempre ottime prestazioni anche da centrale al posto di Bremer. Juric lo ha elogiato più volte, la prossima stagione potrebbe fare un ulteriore passo in avanti.
Djidji 6.5: non è il giocatore più amato dai tifosi del Torino a causa dei 3 rigori procurati in stagione, ma il franco-ivoriano a conti fatti è stato tra le più grandi rivelazioni della stagione. Considerato fondamentale da Juric fino ai problemi fisici di marzo, ha dato un apporto fisico importantissimo per il modo di difendere dell'allenatore croato. Sempre aggressivo nei contrasti, in cui domina anche secondo i dati. Peccato per gli errori, forse dovuti a dei cali di concentrazione, ma potrebbe attirare l'interesse di diverse squadre dopo essere stato rigenerato da Juric.
Fares SV: infortunatosi gravemente dopo pochi allenamenti, lascerà con ogni probabilità il Toro.
Izzo 5.5: un finale di campionato in cui è stato impiegato maggiormente, con risultati a volte positivi e a volte no, non basta per raggiungere la sufficienza. Nel girone d'andata è totalmente assente, fatta eccezione per le prime due uscite opache a inizio campionato. Nel ritorno se la cava bene con Inter e Lazio, ma stecca malamente col Genoa. Juric ha ribadito più volte che le sue caratteristiche non sono ideali per il suo modo di giocare, quindi andrà valutato il suo futuro.
Rodríguez 7: un'altra grandissima rivelazione nella stagione del Torino. Lo svizzero tiene un livello altissimo in quasi tutte le partite e gli errori si contano sulle dita di una mano. Juric gli ha dato totale fiducia con merito, togliendo anche spazio a un ottimo rivale in quella posizione come Buongiorno. Sempre fondamentale in fase disimpegno ed essenziale sui calci piazzati. Da flop clamoroso a giocatore quasi insostituibile.
Singo 6: stagione difficile da giudicare nel complesso. Da febbraio in poi il rendimento cala decisamente, con diverse prestazioni opache e deludenti. Ma ha chiaramente l'attenuante di aver giocato quasi tutta la stagione (e praticamente tutte le partite) con un problema fisico piuttosto fastidioso al pube. Va apprezzato lo spirito di sacrificio, e soprattutto va detto che in una stagione in cui non ha dato il meglio ha comunque segnato 3 reti e fornito 4 assist. Cosa potrà fare quando sarà al 100% e avrà modo di rifiatare quando deve?
Vojvoda 6.5: un'altra bella scoperta della stagione granata. Inizialmente riserva di Singo e impiegato pochissimo, si è dimostrato per distacco il miglior esterno sinistro in rosa, migliorando di partita in partita. Verso il finale di campionato anche lui accusa una certa stanchezza, a causa dei ricambi non all'altezza, ma non si può non premiare la grande crescita del kosovaro, autore anche di 3 assist.
Zima 6: forse ha trovato meno spazio di quanto ci si potesse aspettare, ma ha comunque fatto percepire una nettissima crescita nel corso della stagione. Gli errori e le imprecisioni non sono mancati, ma nemmeno la personalità. Il classe 2000 si è meritato più volte i complimenti di Juric per l'applicazione e le prestazioni, peraltro cavandosela bene da centrale della difesa a 3. 20 presenze totali e buone speranze per il futuro.
CENTROCAMPISTI
Linetty 5: parte titolare in avvio di campionato per mancanza di alternative, ma ben presto il polacco sparisce dai radar, venendo impiegato soltanto per 136 minuti nel girone di ritorno. Poco incisivo e probabilmente poco utile nel sistema di Juric, anche se non è mai mancato l'impegno.
Lukic 8: non arriva ai livelli di dominio di Bremer, ma non ci va troppo lontano. Il centrocampista serbo, dopo una stagione di rimpianti, si è preso la numero 10 e soprattutto il centrocampo del Torino sulle spalle, guidandolo per tutta la stagione a suon di accelerate, recuperi e tanta tanta intensità. Quasi insostituibile, quando non ha giocato si è sempre sentita la sua mancanza. Juric più volte si è mostrato entusiasta per la sua crescita.
Mandragora 6: è stata invece una stagione con diversi rimpianti per il centrocampista campano. Gli infortuni lo frenano in più occasioni e non gli permettono mai di aver continuità da ottobre in avanti. Rappresenta comunque una figura importante dello spogliatoio del Torino e Juric non vorrebbe privarsene, ma il suo futuro è in bilico e verrà deciso nei prossimi giorni.
Pobega 7: sebbene in molti sostengano che sia calato nel girone di ritorno, l'ex Spezia ha disputato una grande stagione. Nel girone d'andata (ne avevamo parlato qui) è anche molto incisivo in area di rigore, ma nel complesso non ha mai fatto mancare la notevole intensità e la grande capacità di coprire gli spazi alla perfezione. Si adatta anche in ruoli inediti con risultati discreti. Le macchie sono la palla persa contro il Napoli e le troppe ammonizioni, ma le sue caratteristiche mancheranno nel Toro della prossima stagione. Salvo sorprese.
Praet 6: l'infortunio al piede di inizio febbraio ne compromette parzialmente il giudizio, ma il belga si dimostra comunque un giocatore di alto livello, facendo sentire tantissimo la propria mancanza. Sulla carta entra poco nei gol realizzati dal Toro (solo 2 reti e 2 assist), ma il livello generale delle prestazioni è tornato a migliorare nel finale di campionato anche grazie a lui. Il riscatto è decisamente alto e il suo futuro è in bilico, ma Juric vorrebbe tenerlo.
Ricci 6: l'acquisto più importante del mercato invernale. Impiega un paio di mesi per entrare nelle gerarchie di Juric ma man mano guadagna più spazio, fornendo anche alcune prestazioni eccellenti contro Lazio e Spezia ed entrando con il piglio giusto anche dalla panchina. Avrà modo di migliorare ancora e incidere maggiormente dal punto di vista fisico, ma l'inizio ha gettato buone basi.
ATTACCANTI
Belotti 5.5: il Capitano del Torino viene falcidiato dagli infortuni, saltando diverse partite e non trovando mai una vera continuità, e mette a segno soltanto 8 reti, mancando lo storico record di Pulici. Raggiunge però le 100 reti in Serie A con la maglia granata e si guadagna la totale stima di Juric, che non ha mai esitato nel schierarlo titolare quando a disposizione. Ancora non è arrivata una decisione sul proprio futuro. I tifosi attendono, la società anche. Se resterà e verranno gettate le basi per una qualificazione europea, potrà tornare sui suoi livelli?
Brekalo 6.5: l'attaccante croato disputa un'ottima stagione, condita da 7 reti totali, fino a febbraio, convincendo tutti (anche sé stesso) per il riscatto a titolo definitivo dal Wolfsburg, magari anche con largo anticipo. Il Toro aspetta e poi qualcosa cambia. Agente diverso, idee diverse, minutaggio e rendimento in netto calo. Un riscatto che sembrava certo e scontato, che alla fine salta clamorosamente, un po' per volontà del giocatore, un po' forse per mancanza di coraggio da parte del Torino, che avrebbe potuto decidere di esercitare l'opzione mesi prima. Peccato, ma il finale di stagione non è stato entusiasmante, anzi, il congedo con l'Olimpico Grande Torino a dir poco disastroso. Andrà sostituito a dovere.
Edera SV: fuori per praticamente tutta la stagione, disputa qualche gara, con scarsi risultati, con la formazione Primavera e si guadagna la convocazione per le ultime partite di campionato.
Pellegri 5.5: i problemi fisici (non sorprendenti) lo frenano in più occasioni. Non trova mai una reale continuità e, nonostante faccia intravedere qualcosa di interessante, anche nella sua miglior prestazione (condita con gol) contro la Lazio commette l'errore decisivo che porta al pari biancoceleste. Anche il suo futuro è incerto: Juric ha fiducia in lui, ma la cifra del riscatto è rischiosa, pensando ai possibili infortuni e alle esigenze del Torino sul mercato.
Pjaca 5: nel girone d'andata, nonostante gli infortuni, era comunque considerabile tra i migliori, e soprattutto tra i più pericolosi dell'attacco del Torino, con 3 gol all'attivo. Ma pian piano svanisce completamente con prestazioni evanescenti in cui non riesce mai a saltare un avversario. Juric prova in ogni modo a rigenerarlo dandogli tante opportunità, ma i risultati sono estremamente deludenti.
Sanabria 6: gli infortuni lo frenano nella seconda parte di campionato, ma nel complesso può essere considerato l'attaccante che ha trovato maggiore continuità in questa stagione. Seppur con un rendimento decisamente rivedibile in fase di finalizzazione (solo 6 gol), il paraguaiano dà più volte un apporto utile alla squadra, guadagnandosi la stima di Juric, che lo considera un'alternativa validissima. Peccato per quell'erroraccio con l'Inter.
Seck SV: qualche ingresso dalla panchina e una prestazione discreta contro lo Spezia non sono sufficienti per giudicare l'apporto del senegalese, pagato ben 3.5 milioni di euro dal Torino. Juric sembra credere in lui, ma andrà comunque valutata la sua posizione in vista della prossima stagione.
Warming SV: in questo caso, il senza voto è più doloroso di quello di Seck. In un'intera stagione non riesce minimamente a impensierire qualche compagno nelle gerarchie. Dopo la gara contro il Venezia sparisce totalmente dai radar, infortunandosi, giocando una partita nel finale di campionato con la formazione Primavera ma non venendo più convocato da Juric. Le perplessità sono tante, per quanto il ragazzo si applichi.
Zaza 5: un altro desaparecido nel girone di ritorno. L'ultima convocazione per una gara del Torino risale a marzo, contro il Genoa, in cui subentrò anche nel finale di partita. Con uno tra Pellegri e Sanabria a disposizione oltre a Belotti, Juric lo ha praticamente messo da parte. Per la prima volta chiude con 0 gol e 0 partite da titolare in stagione in maglia granata. Con ogni probabilità saluterà.
ALLENATORE
Juric 8: l'artefice della rinascita del Torino. L'Europa era lontana ma diversi episodi contrari hanno impedito ai granata di provare a crederci già alla prima stagione. La classifica finale recita decimo posto, 50 punti (+13 rispetto alla scorsa stagione) e quinta miglior difesa del campionato. Risultati eccellenti per i presupposti di inizio stagione. Ora non sarà semplice confermarsi e riuscire anche ad alzare il livello cambiando diversi elementi della rosa, ma il futuro di alcuni giocatori è ancora da scrivere. L'allenatore granata, però, ha fatto capire di essere decisamente motivato per la sfida della prossima stagione. La società dovrà ascoltarlo e lavorare in sintonia con lui. Come ha detto lo stesso Juric, ora il Toro ha una grande opportunità, e deve sfruttarla: per avviare un ciclo e non lasciarsi solo grandi rimpianti alle spalle.
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