Rosico. "Il Granata Mezzo Vuoto" XXI
- Tommaso Freni
- 7 feb 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Sinceramente, questa settimana preferirei di gran lunga essere al posto del mio amico e collega Alessandro Iurino, autore del Granata Mezzo Pieno (che vi invito ad andare a leggere). Questo perché ieri, dopo tanto tempo, ho rivisto il vero carattere granata, che ha trascinato la squadra a una rimonta insperata, con anche qualche piccolo rammarico (e ne parleremo). Sostanzialmente, sono molto soddisfatto del lavoro che sta facendo Nicola, però il Toro rimane una realtà in grave difficoltà, che sta disperatamente cercando di andare oltre i mille ostacoli presentatosi in questa stagione. Analizziamo, come di consuetudine, i problemi più evidenti.
1. LA SOLIDITA' DIFENSIVA
Sebbene alcuni interpreti abbiano comunque fornito una buona prestazione (penso a Izzo e Bremer), il Toro continua a subire tantissimi, troppissimi, gol. E ormai sta diventando snervante sottolineare ogni settimana come Salvatore Sirigu sia oggettivamente il responsabile principale di tante reti subite dai granata. I tre gol di ieri sono imperdonabili e scioccanti: pochissima reattività in occasione della rete di Ilicic, una disattenzione inspiegabile in posizionamento sul tiro di Gosens e un errore puramente tecnico sul terzo gol di Muriel, in cui il numero 39 respinge di fatto nuovamente sui piedi dell'attaccante. N'Koulou è co-responsabile su almeno due gol, ma questo non può giustificare gli errori clamorosi di Sirigu. Ed è un gran peccato: senza tutti questi regali, forse, la partita sarebbe girata in maniera totalmente diversa per il Torino.
Ma soprattutto, diventa sempre più difficile trovare dei reali motivi o delle giustificazioni plausibili alla stagione disastrosa che sta disputando il portiere sardo. Nei "cerchi" che si formano alla fine di ogni partita dall'arrivo di Nicola, Salvatore è sempre tra i più coinvolti, e lo stesso allenatore lo ha apertamente difeso per l'atteggiamento serio che ha in allenamento e per la personalità che trasmette alla squadra. Sirigu rimane quindi un uomo fondamentale per lo spogliatoio ed è difficilissimo pensare che il suo posto da titolare possa essere messo nuovamente in discussione, ma allo stesso tempo non è più possibile parlare di un semplice "periodo di sbandamento" per il portierone. La faccenda si fa sempre più grave, ma il Toro avrà bisogno del suo VERO portiere per salvarsi. Vedremo se in settimana succederà qualcosa, magari una chiacchierata con Nicola, che possa far svoltare il rendimento di Sirigu, riportandolo a essere quantomeno un estremo difensore presentabile.
2. I PUNTI
Incredibile come il Toro, anche solo guardando le statistiche delle gare, dall'arrivo di Nicola abbia oggettivamente dominato tutte le partite che ha giocato, ma non sia riuscito a vincerne nemmeno una. I punti in classifica sono solo 16 e ogni weekend i tifosi devono vivere con l'angoscia che una diretta concorrente guadagni punti preziosi in ottica salvezza (e infatti lo Spezia...). Al di là delle tantissime lacune e delle gravi responsabilità societarie sul rendimento di questa stagione, il Toro quest'anno è baciato costantemente dalla SFORTUNA. Ben quattro traverse nelle ultime due partite, tantissime occasioni da gol e incredibili episodi sfavorevoli, come netti rigori non assegnati o impossibili salvataggi sulla linea.
Anche ieri, nonostante una rimonta epica e galvanizzante, il risultato mi ha lasciato decisamente l'amaro in bocca: il Toro avrebbe meritato di vincere, così come a Benevento, così come contro la Fiorentina. Ogni weekend l'appuntamento con la vittoria viene rimandato, e ogni giornata sembra sempre più una beffa per i granata. La gara interna contro il Genoa (come se non ne avesse già abbastanza) assume un'importanza di dimensioni gigantesche. Sarà una gara tostissima contro l'avversario più in forma del campionato, ma non ci sono alibi: TRE PUNTI, non c'è altra strada.
3. GLI STADI VUOTI
Voglio chiudere il capitolo odierno con una questione che c'entra relativamente con i problemi del Toro attuale. Domani, 8 febbraio, sarà l'anniversario dell'ultima gara giocata in casa "a porte aperte" dalla squadra granata. Una sconfitta orrenda e dimenticabilissima contro la Sampdoria, che ha segnato l'esordio di Moreno Longo sulla panchina granata. Una partita che però io fatico a rimuovere dalla memoria: le emozioni dello stadio nonostante il grandissimo momento di difficoltà, il calore della Curva, gli abbracci con i compagni di seggiolino, le esultanze (solo una e durata poco in quell'occasione, ahimè) con lo speaker. Gesti e sensazioni che sembrano di secoli fa, specialmente osservando ciò che stiamo vivendo ora.
Tutto questo per dire quanto avrei voluto essere presente ieri, al Gewiss Stadium, a sostenere la squadra e ad applaudirla a fine partita per la grande reazione da Toro. Al gol di Bonazzoli, come si suol dire, "sarebbe venuto giù tutto il settore ospiti". Sono momenti che mancano da morire, e che probabilmente darebbero anche un aiuto fondamentale alla squadra, che senza il sostegno del proprio pubblico perde tanto. L'arrivo di Nicola ha riacceso in me la scintilla, la tremenda voglia di stadio, ma si dovrà ancora aspettare.
Ebbene, fratelli granata, il prossimo capitolo potrebbe essere molto tranquillo e ottimista in caso di vittoria, o estremamente tragico in caso di sconfitta. Sarà una delle settimane più importanti della stagione: il Toro si ritroverà a un bivio e dovrà prendere la strada giusta, altrimenti la salvezza diventerà un'impresa praticamente impossibile.
Alla prossima settimana. Sempre Forza Toro.
Tommaso Freni
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