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San Valentino granata. Il "Granata Mezzo Pieno" XXII

Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Sarebbe stato troppo bello un San Valentino granata allegro e galvanizzato da una bella e convincente vittoria che confermasse quanto di buono visto nella trasferta di Bergamo. Troppo bello e troppo poco da Toro. Già, ormai sappiamo bene come funziona la relazione amorosa tra noi e il nostro Toro: ci fa arrabbiare, ci affatica e costantemente ci delude, ma il legame è troppo forte per essere spezzato ed è temprato dalle sfide continue del tempo e non solo. È questo il pensiero più affine al mio stato d'animo dopo la partita di ieri. Mi aspettavo di più come regalo per la festa degli innamorati dalla squadra di cui sono follemente invaghito, ma ahimè ancora una volta mi ha deluso. Eppure qualcosa di buono s'è visto, non tantissimo, ma qualche aspetto da evidenziare c'è.


1. Porta inviolata

Dopo una manciata di prestazioni indecenti da parte del reparto difensivo, fortunatamente è arrivata una partita senza subire reti. Occasioni rossoblù ci sono state, è vero, ma è assolutamente normale, così come non dev'essere un'eccezione che il nostro portiere neutralizzi i tentativi avversari. Ieri la difesa, al netto di qualche evitabile errore individuale, ha agito bene di reparto. Non che dovesse contrastare il Brasile del '70, sia chiaro, ma la prova senza sbavature fatali potrebbe portare sicurezza ai singoli e meno ansie a mister e squadra. Con questo non sto dicendo che la porta inviolata sarà prassi, anzi, credo che quella col Genoa sarà un'eccezione, ma si spera che vengano ritrovate delle certezze. Sennò a che diavolo è servito sorbirsi una partita così oscena?


2. Il nostro atteggiamento

Mi piace come noi tifosi ci siamo rapportati alla partita di ieri. Nonostante il punto "guadagnato" contro una squadra in formissima tenendo la porta inviolata, non ci siamo accontentati. Siamo, almeno noi, entrati nell'ottica di vincere con tutti, indipendentemente da chi il Toro si trovi di fronte. Questo è positivo, per me. Non accontentarsi a capo chino dei risultati offerti dalla squadra che supportiamo, a mio modo di vedere, ci rende vincitori in qualsiasi modo finirà la stagione. Abbiamo voglia di Toro, di Toro vero.


Aggiungo, a margine, un'ultimissima considerazione che non era abbastanza corposa da guadagnarsi un paragrafo: un qualsiasi attaccante avrebbe fatto gol, o almeno tirato in porta, o quantomeno colpito la palla, nell'occasione in cui Zaza ha zappato il terreno. Cosa c'è di positivo? Il fatto che un attaccante, sulla carta, normale dobbiamo ancora vederlo all'opera. Speriamo che Antonio Sanabria si negativizzi presto per consentirci di giocare con due attaccanti anziché col solo Belotti.


La prossima sarà una delle gare più importanti del campionato e forse degli ultimi anni. Nicola ripete spesso e volentieri di non voler parlare di finali, ma col Cagliari, ahimè, sarà una finale vera e propria.

A presto fratelli di fede, buon San Valentino (e buon Carnevale, per chi preferisce) e Forza Toro!


Alessandro Iurino



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