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Speciale Calciomercato. “Il Granata Mezzo Pieno” Extra

Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.


E così, è finita questa stranissima sessione di calciomercato estivo: più breve del solito, ma decisamente più snervante. In giro si leggono innumerevoli critiche all’operato di Vagnati e dilaga il pessimismo, ma cerchiamo di vedere gli aspetti positivi.

1. NESSUN NOME "GRANDE"

Vedendo le ultime tre sessioni estive di calciomercato, è un sollievo. Gli investimenti scriteriati su Niang, Zaza e Verdi hanno sempre fornito un alibi alla dirigenza di fronte alle critiche sugli acquisti. Lasciando perdere Torreira, che è a tutti gli effetti un’occasione mancata, si sono evitate trappole costose come Joao Pedro, 28enne reduce dall’unica stagione buona in carriera e che sicuramente avrebbe deluso, Inglese, 30 anni nel 2021 e reduce da tanti e continui infortuni e Ramirez, per il cartellino del quale si sarebbe speso poco, ma il cui stipendio avrebbe costituito un esborso enorme e senza ragion d'essere.

2. L’ETA' MEDIA E LE MOTIVAZIONI DI CHI E' ARRIVATO

Discorso che si collega al punto precedente: gli acquisti sono giocatori giovani, in cerca di gloria o di riscatto. Bonazzoli e Gojak sono i due volti giovani: vengono a Torino affamati e con la voglia di dimostrare di valere una chance in granata. Vojvoda approda a 25 anni in uno dei campionati più importanti al mondo. Pure lui arriva in granata con tanta fame per proseguire la crescita avviata in Belgio. In cerca di riscatto invece i nuovi terzini sinistri: Rodriguez deve tornare sui livelli pre-Milan, mentre Murru intende dimostrarsi una valida alternativa dopo aver perso la titolarità in blucerchiato in luogo di Augello.

Per questo si può essere certi che non mancheranno determinazione e fame da parte di chi è stato acquistato. Si spera inoltre che le partite a porte chiuse possano permettere loro di non avere pressioni eccessive.

3. LA FUNZIONALITA' DEI NUOVI ACQUISTI

Quando è stato ufficializzato Giampaolo, in molti, compreso il sottoscritto, temevano, memori delle passate sessioni di calciomercato, che gli venisse consegnata in mano una squadra totalmente inadatta al suo modo di vedere il calcio. In particolare con Petrachi (Bava non ha avuto la libertà d’azione di cui avrebbe necessitato) le rose si son rivelate spesso poco funzionali all’allenatore di turno: basti pensare alle difficoltà che trovò Mazzarri a sviluppare la manovra offensiva durante la sua unica stagione completa.

Questo calciomercato, invece, pare aver messo a disposizione, nei ruoli in cui si è intervenuto, giocatori che possono interpretare il modulo del mister: oltre a Ricardo Rodriguez, Murru e Linetty, già allenati da Giampaolo, sono arrivati Vojvoda, interessante terzino di spinta, Gojak, trequartista promettente e Bonazzoli, che ha già dimostrato di poter giocare in un attacco a due.

Certo, la formazione titolare presenta comunque lacune a centrocampo, con Rincon a svolgere un compito a lui non congeniale e, soprattutto, la sfida Meité-Lukic nel ruolo di mezzala di qualità. Tuttavia in un mercato in cui molte squadre hanno avuto difficoltà a cedere i propri esuberi, il mercato non è stato così grave come si potrebbe pensare. Speriamo che la sessione di gennaio sia più prolifica per tutto il calcio mondiale e anche per il nostro Toro.


Arrivati a questo punto dell'articolo è bene precisare che il sottoscritto non è soddisfatto della sessione di mercato appena conclusa, l'obiettivo di quanto scritto è quello di mitigare il catastrofismo che si respira tra noi tifosi del Toro.

Ci sentiamo presto!


Alessandro Iurino

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