Stavolta tocca a noi. Il "Granata Mezzo Pieno" XXI
- Alessandro Iurino
- 7 feb 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Finalmente posso scrivere qualcosa! Le vittorie ancora faticano ad arrivare, è vero, ma quella di ieri in terra orobica, almeno noi tifosi, l'abbiamo certamente percepita come tale. Speriamo che, a livello morale, funga da boost per una squadra che deve a tutti i costi uscire dalle sabbie mobili in cui è bloccata da inizio campionato. Veniamo agli aspetti positivi della partita di ieri.
1. La rimonta
Non ci si credeva e, probabilmente, nemmeno ci si sperava. Al balletto di Muriel dopo il gol del 3-0 atalantino, tutti, in campo e davanti alla TV, hanno visto gli spettri del 7-0 di un anno fa, come i reduci statunitensi del Vietnam che sognano ancora la guerriglia avversaria. Invece la squadra ha reagito, sfruttando l'arroganza degli avversari che si sentivano già in tasca i tre punti. Era tanto che il Toro non offriva una prestazione simile, guardando le statistiche risulta che abbiamo addirittura dominato una squadra che a breve affronterà il Real Madrid in Champions League e che settimana prossima si giocherà l'accesso alla finale di Coppa Italia. A dirla tutta, sempre con un occhio alle statistiche, ma anche ripercorrendo la partita, il pareggio va molto stretto a Nicola e ai suoi, avessimo vinto non avremmo rubato nulla, ANZI. Il merito della rimonta va in larghissima parte al mister, che non ha mai smesso di crederci ed è riuscito a trascinare la squadra verso un insperato pareggio. Ah, ultima cosa: era dal derby della buca di Maspero che il Toro (in Serie A) non rimontava un 3-0.
2. Il gesto di Belotti
Criticato, giustamente, da tutti per la sceneggiata della scorsa giornata in occasione del testa contro testa con Milenkovic e additato, ingiustamente, come antisportivo per una settimana e più, il Gallo Belotti ha risposto, sul campo e non a parole o sui social (come invece fanno tanti idoli di giornali e tifosi di altre squadre), da giocatore vero e uomo puro. Nel calcio odierno, piaccia o meno, specialmente ad alti livelli, chiunque ha simulato almeno una volta, ma quanti hanno rinunciato a una punizione dal limite con annessa ammonizione al miglior difensore avversario? È questo che conta. Ho letto e sentito gente che alludeva allo svantaggio di 3-0 quale unico motivo di un gesto simile. Pareri, a mio modo di vedere, imbarazzanti e in malafede, perché, in svantaggio di 3-0, solitamente si fa di tutto per strappare un aiuto che potrebbe tornare utile, la partita di ieri è la dimostrazione assoluta che basta un episodio a cambiare un risultato già scritto e una punizione dal limite dell'area con ammonizione a Romero inclusa avrebbe fatto comodo eccome al Toro. Belotti invece ha fatto un gesto bellissimo e, come ricompensa, la sua squadra è riuscita a recuperare una partita che molti consideravano già finita. Le chiacchiere stanno a zero e le critiche per l'episodio della partita con la Fiorentina sono state spazzate via.
3. Gasperini
Dedico quest'ultimo paragrafo all'allenatore dell'Atalanta, autore di un vero miracolo sportivo moderno, che, tuttavia, non ha mai nascosto il suo odio di matrice gobba nei nostri confronti. In settimana aveva snobbato l'impegno contro il Toro facendo intendere che sarebbe stato un allenamento in vista della semifinale di Coppa Italia della prossima settimana e a fine partita si è trovato a spiegare le cause di una rimonta subita che, in un mondo giusto, avrebbe portato a una loro sconfitta. Vedere un allenatore arrogante e supponente come Gasperini triste dopo essere stato annichilito da una squadra che aveva abbondantemente sottovalutato è una grande soddisfazione.
Fratelli granata, non esaltiamoci troppo perché il cammino per la salvezza è lungo e tortuoso, la prossima giornata vede in programma la sfida contro un Genoa geneticamente modificato dalla cura Ballardini, non sarà per niente facile, visto il momento di forma clamoroso dei nostri futuri avversari.
Buona domenica e Forza Toro!
Alessandro Iurino
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