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Verrà il momento. “Il Granata Mezzo Pieno” XV

Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Prima di tutto: auguri Toro. A nome di ToroGoal, speriamo di aver omaggiato al meglio il tuo 115esimo compleanno.

È difficile nascondere la frustrazione dopo una serata storta (ma fortunatamente non finita nel peggiore dei modi), ma ci sono diversi aspetti che portano a pensare che il Torino di Juric dovrà semplicemente aspettare il momento propizio. Che arriverà, per forza, e con merito. Non sarà un 2-2 a decidere la stagione granata, né soprattutto a incidere su un processo di costruzione, che deve necessariamente essere lungo.


1. L'APPROCCIO ALLA GARA

La squadra di Juric ha letteralmente - perdonate il termine poco elegante - ammazzato la partita. Il Toro ha segnato due gol in quindici minuti mostrando tutto il proprio potenziale e il notevole cambio di mentalità portato dal nuovo allenatore. La prima rete è frutto di un errore dell'Empoli, causato però da un pressing asfissiante di Pobega, che chiude anche l'azione con una zampata da rapace d'area. La seconda, invece, arriva da una grande giocata di Pjaca, incentivata dall'eccellente lavoro di Aina e Buongiorno, che fanno movimenti perfetti per liberargli lo spazio ideale per calciare in porta. Un Toro strepitoso, dominante nel giro palla e nei duelli. Probabilmente il migliore in assoluto visto in stagione. E non è la prima volta che mi trovo a scrivere quest'ultima frase, quindi la crescita della squadra sul piano del gioco e della dimestichezza con questo modo di stare in campo sta procedendo benissimo.


2. LE OCCASIONI CONCESSE

La partita ha chiaramente cambiato rotta con l'episodio dell'espulsione di Singo. Ma, al di là della poca attenzione mostrata sul gol di Romagnoli, il Toro ha concesso pochi tiri e poche occasioni pulite all'Empoli, nonostante due terzi di gara in inferiorità numerica. I toscani hanno inevitabilmente preso campo e schiacciato i granata nella propria metà, ma oltre a una serie di calci d'angolo hanno creato poco. È servita un'incornata strepitosa di La Mantia per trovare il pareggio: Buongiorno nell'occasione non è stato perfetto, ma l'attaccante empolese ha fatto una giocata da attaccante vero, segnando un gol difficilissimo. Il Toro ha mostrato carattere: non è riuscito a costruire altre occasioni, Bremer a parte, ma ha avuto il giusto atteggiamento nel difendere la gara e nell'evitare esiti ancora peggiori dopo il 2-2. I rimpianti rimangono, e sono tantissimi, ma la squadra c'è.


3. LA CARICA DI JURIC

Nelle primissime settimane di campionato, Juric era solito essere un po' dubbioso sulle reali potenzialità della rosa. La speranza di riuscire a trasmettere i propri principi e a plasmare la mentalità di questa squadra era ovviamente vivissima, però non c'era la stessa convinzione mostrata nelle ultime interviste. L'allenatore oggi difende sempre la prestazione della squadra e si dice sicuro e fiducioso per il futuro, mostrandosi soddisfatto soprattutto per l'applicazione delle situazioni provate in allenamento. Juric crede fortemente in questo Toro ed è certo che i risultati arriveranno. Nel frattempo, bisogna continuare a lavorare e migliorare sotto tutti gli aspetti, ma la sensazione è che l'allenatore si stia affezionando molto a questo gruppo.


Ebbene, mancano solo tre giorni alla trasferta a Cagliari, campo ostico contro un'avversaria alla disperata ricerca di una vittoria. Il Toro dovrà obbligatoriamente convincere e tornare a casa con una vittoria, ma non sarà affatto facile contro l'ex Mazzarri, che in passato ha già messo in difficoltà Juric. Il divario di prestazioni tra le due squadre è larghissimo, però sarà certamente una partita delicata e sentita.


Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.


Tommaso Freni

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