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Juricismo. "Il Granata Mezzo Pieno" XXI

Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Non per fare il fenomeno: ero sinceramente ottimista per la gara di ieri. C'era da aspettarsi una reazione quasi rabbiosa della squadra dopo le difficoltà dell'ultima settimana, ma ovviamente un trionfo del genere era totalmente imprevedibile. L'unico aspetto negativo della serata è stato analizzato dal buon Alessandro Iurino, qui, invece, c'è una vasta gamma di argomenti tra cui scegliere, per sottolineare quanto il Juricismo (neologismo) abbia totalmente cambiato il Toro. Andiamo con ordine.


1. DA QUINTO A QUINTO

Finalmente. Dopo ben venti partite di campionato, il Toro è riuscito a segnare un gol in cui hanno messo la firma entrambi gli esterni a tutta fascia. Peraltro, è stata probabilmente la rete più importante della partita, perché da quel momento la Fiorentina ha perso totalmente le misure, mostrando anche un certo nervosismo, e il Toro ne ha approfittato nel migliore dei modi. A ogni modo, Vojvoda e Singo hanno costruito un gol da manuale. Il kosovaro, dopo un'azione insistita e nata da una splendida progressione di Djidji, ha trovato la testa dell'ivoriano sul filo del fuorigioco con un perfetto cross tagliato. Non saranno Lazovic e Faraoni, ma Juric ha finalmente avuto un segnale importantissimo anche dai "quinti", ruolo in cui i granata avevano faticato di più nel girone d'andata. I progressi sono evidenti, la crescita di Vojvoda è tanto sorprendente quanto innegabile. Al di là del primo gol, entrambi gli esterni hanno disputato una partita eccellente in entrambe le fasi. Ora serve continuità e continuare a migliorare.


2. IL CONFRONTO CON L'ANDATA

Come sottolineato anche da Juric nel postpartita, ciò che ha sorpreso di più della straordinaria vittoria contro la Fiorentina è il confronto con la gara d'andata. A fine agosto, a Firenze, il Toro aveva fatto un grande passo indietro rispetto alla gara inaugurale con l'Atalanta e sembrava prossimo a una nuova stagione estremamente faticosa. C'è da dire che mancavano Bremer, Pobega, Praet, Pjaca e Brekalo, ma aveva deluso soprattutto l'atteggiamento generale dei granata, che sembravano ancora pieni di scorie della stagione precedente. La Fiorentina aveva dominato, vincendo tutti i duelli fisici e non concedendo nessuna occasione da gol. A sole 18 gare di distanza, si è ribaltato tutto: un Toro affamatissimo, che fa apparire la Fiorentina, una delle squadre più intense del campionato, come moscissima. Anche nel primo tempo della gara contro l'Hellas Verona, altra squadra molto aggressiva, c'era stato un dominio simile, ma questa volta è andata ancora meglio: la gestione del secondo tempo è stata perfetta.


3. LUCA GEMELLO

Confesso di essere decisamente emozionato e di avere gli occhi a cuoricino mentre scrivo quest'ultimo punto, ma è impossibile non farsi prendere dall'entusiasmo dopo aver assistito all'esordio di Luca Gemello con la maglia della prima squadra del Torino. Il portiere classe 2000, freschissimo di rinnovo, ha sfruttato l'opportunità concessa da Juric mostrando una personalità invidiabile e guadagnandosi gli applausi dei tifosi e del proprio allenatore. Le emozioni non lo hanno distratto: dimestichezza con i compagni, sicurezza tra i pali, tranquillità con i piedi. Nel post-gara ha voluto ringraziare tutti, specialmente Juric e i compagni di squadra, che lo hanno aiutato tantissimo, ma si è ampiamente meritato la chance di giocare, così come i complimenti. Sperando che sia solo l'inizio di un futuro sempre a tinte granata.


Ebbene, ora arriva il difficile: confermarsi. Il Toro scenderà nuovamente in campo il prossimo sabato, riaffrontando, nuovamente a Marassi, a un solo mese di distanza dalla gara di Coppa Italia, la Sampdoria di D'Aversa. Sarà una gara doppiamente complicata, contro una squadra che sta passando un periodo negativissimo, con i granata a -4 dalla zona Europa (e una gara in meno). Il Toro ha già abituato i propri tifosi a cocenti delusioni nei momenti di svolta, ma la speranza è che questa volta qualcosa sia definitivamente cambiato, nel segno del Juricismo. Non si deve puntare per forza all'Europa, ma dimostrare concretamente che il passato è stato cancellato.


Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.


Tommaso Freni

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