La Paura fa Granata. "Il Granata Mezzo Pieno" XI
- Tommaso Freni
- 31 ott 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Innanzitutto: buon Halloween a tutti i granata! Il Toro di Ivan Juric ha deciso di bruciare sul tempo l'arrivo della festa più spaventosa dell'anno con una prestazione DA PAURA. Non era assolutamente una gara facile, e proprio per questo sono diversi gli spunti positivi della serata dell'Olimpico.
1. LA PAZIENZA E LA MATURITA'
Juric aveva detto, proprio il giorno precedente alla gara, che questa squadra stava iniziando a fare passi in avanti dal punto di vista della maturità, anche se ancora a fasi alterne. Ieri sera, probabilmente, il Toro ha messo un altro mattoncino per la costruzione di una mentalità matura. La gara inizialmente era molto tosta e bloccata, la Sampdoria era molto compatta e chiudeva gli spazi per i trequartisti, ma la squadra di Juric ha avuto la pazienza giusta, nonostante l'assenza di Brekalo, per mettere in difficoltà i blucerchiati. L'azione del primo gol è frutto di situazioni studiate e provate: il terzo di difesa che si sgancia in avanti, attirando la marcatura di un difendente e liberando lo spazio per il trequartista di turno. In questo caso, Linetty è stato lucidissimo nell'avventarsi sulla seconda palla e nel triangolare perfettamente con Sanabria. Un gol bellissimo, arrivato per merito di un'identità di gioco già ben impressa in questo gruppo.
2. IL SECONDO TEMPO
Difficilissimo ricordare un secondo tempo del Toro dominante in tutto e per tutto, come successo ieri. Ci sono grandi prestazioni rimaste nella memoria degli appassionati, come Torino-Milan 2-0 nel 2019, Torino-Roma 3-1 nel 2016, ma una gara così a senso unico, e senza correre alcun rischio, non si vedeva da tantissimo tempo. Un dominio certificato dai dati (ben 2.62 Expected Goals, con soli 0.25 concessi, secondo i dati di Understat), ma soprattutto dall'atteggiamento dei giocatori granata: in tante ripartenze gli uomini di Juric si sono ritrovati in una situazione di netta superiorità numerica, anche ben prima dell'espulsione di Adrien Silva. Le reti di Singo e Belotti nascono proprio da situazioni del genere: la prima è una classica ripartenza gestita alla perfezione a squadra avversaria sbilanciata, la seconda, invece, nasce da una giocata di immensa personalità di Bremer, che si crea lo spazio per mandare in porta Belotti.
3. LA CRESCITA DI AINA E BUONGIORNO
In queste settimane, svariate volte è capitato di citare diversi giocatori visibilmente migliorati sotto la guida di Ivan Juric, e ieri altri due hanno fornito una prestazione di altissimo livello. Buongiorno, dopo le difficoltà della gara contro il Milan, ha giocato con grandissima personalità e una costante pulizia negli interventi. Ha mostrato un dinamismo che potrà tornare utilissimo per Juric. Aina, invece, dopo aver regalato un gol al Genoa e aver mostrato poca intensità a San Siro, contro la Sampdoria ha letteralmente fatto impazzire Bereszynski, con accelerazioni costanti e una lucidità palla al piede mai vista da quando è a Torino. Impressionante la verticalizzazione per Praet a metà secondo tempo. Ola deve continuare su questa strada, per diventare un esterno continuo e completo.
Ebbene, ora arriva un'altra gara importantissima, a La Spezia. Sarà un'altra partita tostissima, e, come sottolineato da Juric, da non sottovalutare in nessun modo. La squadra deve continuare sulla striscia di prestazioni positive, il risultato sarà la conseguenza.
Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.
Tommaso Freni
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