Estasi interrotta. "Il Granata Mezzo Pieno" XXIII
- Tommaso Freni
- 24 gen 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

È davvero complicato commentare il weekend granata appena passato. Nonostante i rimpianti e il risultato bugiardissimo, è impossibile non essere rimasti estasiati dalla prestazione del Torino di Ivan Juric contro il Sassuolo. Personalmente, ritengo che sia stato il Toro più dominante che abbia mai visto nella mia - c'è da ammetterlo - giovane vita, ma soprattutto sembra che la squadra, di partita in partita, stia migliorando continuamente sotto tanti aspetti, in primis quello mentale. Andiamo con ordine.
1. IL DOMINIO
Probabilmente la parola dominio non è nemmeno sufficiente a descrivere la partita disputata ieri dal Toro di Juric. I granata hanno tirato per ben 21 volte, centrando lo specchio in 6 occasioni e prendendo anche 3 legni. Ma soprattutto, nonostante l'atteggiamento così offensivo, il Toro ha impedito anche agli avversari di rendersi pericolosi. Il Sassuolo non è praticamente mai riuscito a entrare nell'area di rigore granata e ha tirato soltanto 6 volte, non impensierendo mai Milinkovic-Savic. La nuova identità portata da Juric sta davvero cambiando una squadra che soltanto un anno fa pareggiava a reti bianche contro lo Spezia, non riuscendo praticamente mai a rendersi pericolosa nonostante la superiorità numerica. Il Toro ha una nuova consapevolezza, non teme i rischi, sa esattamente cosa fare in campo. Non sono solo duelli, contrasti e falli, il Toro è migliorato in tutto e per tutto nell'organizzazione tattica e nella costruzione della manovra. Ormai è diventato impossibile non divertirsi guardando una partita del Torino. E il merito è tutto di Ivan Juric, che è riuscito a entrare nella testa dei giocatori e ridare vitalità a un ambiente che era a pezzi, dopo stagioni complicatissime.
2. ROLANDO MANDRAGORA
Negli scorsi mesi è capitato spessissimo di leggere analisi sui quotidiani o sulle testate online, e anche opinioni sparse sui social, riguardo la possibilità che Mandragora trovasse pochissimo spazio al rientro dall'infortunio al menisco. Pobega stava indubbiamente disputando una stagione di altissimo livello, ma probabilmente si erano sottovalutate le doti e l'importanza dell'ex Udinese all'interno dell'organico granata. Fin dal ritiro di Santa Cristina, Mandragora è leader tecnico e mentale della squadra. Rappresenta il cervello dell'allenatore in campo, e lo stesso Juric, specialmente nei momenti difficili, come dopo l'infortunio, ha riservato bellissime parole sul suo conto. La definizione di "centrocampista normale" usata alla vigilia della gara con il Sassuolo è stata una chiara strategia per non porre troppe attenzioni su un giocatore che in realtà Juric ritiene talmente tanto importante da aver scelto di dare meno spazio a una delle maggiori rivelazioni del girone d'andata (proprio Pobega). Contro i neroverdi, Mandragora ha recuperato un'infinità di palloni e avviato la maggior parte delle azioni pericolose del Toro, dettando i tempi delle giocate. Se il Toro ha alzato il livello tecnico e ha migliorato la qualità nella manovra in questa stagione, il merito è anche di Mandragora.
Ebbene, la pausa per le Nazionali arriva nel momento peggiore per la squadra di Juric. Il momento era decisamente positivo, la squadra stava mostrando una condizione fisica eccellente e soprattutto un grande entusiasmo nell'attesa di affrontare la partita successiva. Si dovranno aspettare due lunghissime settimane per rivedere il Toro, che sarà impegnato a Udine contro i bianconeri di Cioffi. Mancherà Bremer, ma sicuramente Juric studierà la soluzione migliore per affrontare l'Udinese.
Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.
Tommaso Freni
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