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Sfiga & Errori: cocktail letale. "Il Granata Mezzo Vuoto" XXIII

Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Prendete un bicchiere e aggiungeteci del ghiaccio, versateci poi 2 parti di Traversa, 1 parte di Palo ed Errori a volontà finché, ovviamente, il contenitore non sarà rigorosamente mezzo vuoto, terminate, infine, con una spruzzata di Beffa Al 90'. Ecco la ricetta di Torino-Sassuolo. Un preparato infinitamente da Toro che lascia tanto amaro in bocca. Posto che sulla sfiga c'è ben poco da dire - capita, al Toro più spesso che ad altre squadre, ma capita - commentiamo gli errori che hanno trasformato un 3-0 telefonato in un bugiardissimo 1-1.


ERRORI

L'elenco degli errori gravi - perché di questi bisogna parlare, quelli normali li commettono tutte le squadre - non può che iniziare con un assist al bacio di Praet divorato da Sanabria, che, tutto solo, manda alto un colpo di testa facile facile. Il paraguaiano sembra riscattarsi con un altro colpo di testa che vale il vantaggio, ma poi calcia debole e addosso a Consigli un regalone di Ferrari che avrebbe consentito al Toro di raddoppiare. Nel secondo tempo, sempre il numero 19 granata sbaglia uno stop in area su suggerimento di Mandragora, perdendo un tempo di gioco e consentendo a Ferrari di contenerlo per evitare il 2-0. Non è la prima volta che Sanabria sbaglia diversi gol, ma mai come ieri hanno inciso sul risultato finale. Andrebbero quindi fatte delle riflessioni sul ruolo della punta, anche guardando alla prossima stagione: il Torino può permettersi di giocare con un attaccante che sistematicamente si divora 2-3 palle gol a partita?

Veniamo poi al gol subìto: tralasciando la decisione balorda del signor Forneau, che consente a Müldür di battere una rimessa laterale dieci metri più in avanti quando durante la gara ha ordinato un cambio rimessa ai danni del Torino per il medesimo motivo, c'è da analizzare la catena di errori che hanno portato i neroverdi a un pareggio fuori da ogni discorso di merito: Rodriguez, che non stende Berardi a centrocampo, commette probabilmente il primo errore del suo campionato; sul rimpallo sfortunato poi Vanja abbozza un'uscita ma rimane a metà strada, lasciando totalmente la porta sguarnita e facendo rallentare Singo che, vedendo il portiere uscire, non si getta sulla palla con cattiveria e convinzione; il passaggio di Berardi poi passa e Raspadori può calciare la palla come vuole perché in porta non c'è nessuno. Siamo solo al secondo gol subìto per colpe direttamente imputabili all'estremo difensore, ma, se episodi simili dovessero ripetersi, sarebbe d'obbligo iniziare a riflettere pure su questo ruolo.


Buone settimane senza Toro a tutti, al rientro si dovrà andare Udine ad affrontare una squadra alla disperata ricerca di una vittoria. A presto, Forza Toro!


Alessandro Iurino

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