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Analisi di una battaglia. "Il Granata Mezzo Vuoto" XIII

Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Parliamoci chiaramente: una vittoria da squadra normale come quella di ieri sera non capitava da un sacco di tempo al Torino. Questa stagione abbiamo vinto solo partite stradominate e strameritate, mai era capitato di vincere una gara alla pari dopo 90' di battaglia. La vittoria ripaga, in minima parte, i punti persi quando meritavamo di vincere. Va da sé che come tutte le vittorie "normali" ci sono degli aspetti negativi da sottolineare.


1. I CAMBI

Nel calcio post Covid, con la possibilità di effettuare 5 cambi nell'arco della partita, è aumentata l'importanza della panchina, poiché, di fatto, si gioca in 16 anziché in 14. Il Torino, a dir la verità, fin qui ha sfruttato molto questa possibilità, mandando in gol 6 giocatori subentrati su 13 partite giocate. Tuttavia ieri, Singo a parte che ha sgasato sulla fascia un paio di volte, i cambi ieri sono stati inutili se non addirittura dannosi. Linetty è entrato in campo solo per concedere falli e perdere palloni di facile gestione, Zaza e Pjaca hanno avranno toccato in due meno di 10 volte la sfera di gioco e Zima, sebbene abbia confermato alcune doti e abbia fatto il suo ingresso in campo nel momento migliore dell'Udinese, è apparso talvolta spaesato. Il calcio dispendioso e intenso di Juric si fonda anche sull'apporto di chi subentra dalla panchina, speriamo che quanto successo ieri si riveli un'eccezione.


2. I PATEMI EVITABILISSIMI

Se il finale di gara è stato così al cardiopalma, la colpa è unicamente del gol subìto, che ha stappato la squadra friulana concedendole di provare l'assedio alla nostra area di rigore. Prima della punizione (tutt'altro che impossibile da parare) di Forestieri, i bianconeri avevano avuto solo un'occasione, con Pussetto, nel primo tempo. È stato gravissimo concedere una punizione da quella zona e, soprattutto, una rete evitabilissima che ha rimesso in partita una squadra fino a quel momento tutto sommato dominata. Dispiace per Vanja che ha macchiato con pigrizia un'ottima prestazione che l'ha visto protagonista in entrambe le fasi.


Domenica si va a Roma, alla corte dei giallorossi di Mourinho. Non sarà una partita facile, ci aspettano altri 90' di battaglia con il fiato sospeso e il Toro nel cuore. Buona settimana a tutti, Forza Toro!


Alessandro Iurino


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