Disastro. "Il Granata Mezzo Vuoto" XXV
- Alessandro Iurino
- 13 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Torna la rubrica "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto"! Tommaso Freni e Alessandro Iurino vi accompagneranno - a ruoli invertiti rispetto all'anno passato - nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

Seconda sconfitta consecutiva, ritorno shock dalla pausa di fine gennaio, che aveva fermato una delle squadre più in forma del campionato restituendo un Toro diverso, irriconoscibile. Se con l'Udinese la gara è stata complessa dal primo minuto, ieri, per 20 minuti, si è visto solo il Toro in campo, poi, quando Zanetti ha cambiato modulo, la partita ha assunto contorni diversi e i granata hanno subìto due gol nel giro di pochi minuti e da lì la storia è completamente cambiata. Vediamo cosa non ha funzionato nell'anticipo della venticinquesima giornata di campionato.
FOSFORO
Si sapeva che le squalifiche di Lukic e Mandragora avrebbero pesato molto sullo sviluppo della manovra del Torino, a queste, venerdì pomeriggio, si è aggiunto l'infortunio grave di Dennis Praet, altra assenza che ha impoverito nettamente il gioco granata. Per più di cento minuti il Toro non è riuscito a muovere bene la sfera a centrocampo, facilitando il recupero palla del Venezia, che per lunghi tratti del primo tempo non sembrava una squadra in lotta per non retrocedere. Vista l'assenza, inevitabile, di fosforo, risulta incomprensibile la scelta di tenere in panchina tutta la gara Samuele Ricci: non sarà pienamente dentro nei meccanismi, ma un giocatore con le geometrie avrebbe aiutato a trovare soluzioni per vie centrali, anche perché da un certo punto in poi la partita si è fatta sempre più confusa. Inoltre è inspiegabile aver fatto giocare a Linetty, chiaramente non spendibile, tutta la partita: ogni passaggio era un regalo agli avversari, si fatica a ricordare una sua azione positiva. Ricci avrebbe fatto peggio del polacco e di Warming, entrato per rilevare uno spento Pjaca e autore di una sequenza di errori bizzarri? Ci sono forti dubbi.
P-FACTOR 2.0
Dopo i gol regalati a Sampdoria, Sassuolo e Udinese, Vanja Milinkovic-Savic ha pensato bene di regalare una rete anche al Venezia. Periodo nerissimo per il portiere serbo che, lievemente più impegnato rispetto all'inizio della stagione, mostra limiti basilari partita dopo partita. Ci si augura tutti che ne esca, ma intanto i punti regalati iniziano a essere non indifferenti.
VITTORIE
Il Toro non vince da tre partite ed essendo la prossima il derby, verosimilmente, la striscia si allungherà. È un periodo brutto per gli uomini di Juric, che potevano sfruttare meglio il calendario favorevole di questa fase per fare più punti e arrivare al derby in fiducia. La speranza più grande è che la squadra ne esca presto, perché prestazioni del genere non gettano neanche basi per il futuro.
La prossima è il derby, sappiamo già come andrà, eppure ogni anno tutti noi ci illudiamo che possa essere diverso, che per una volta arbitri - anche ieri, come al solito, assolutamente impeccabili il Var Maresca e il direttore di gara Giua, li ringraziamo per la loro magnificenza - e fortuna girino in nostro favore. Sicuramente non sarà così, ma ci piace illuderci per non pensare con sconforto alla stracittadina con la Juventus. Alla prossima, buona domenica e Forza Toro!
Alessandro Iurino
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