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Un weekend da incubo. "Il Granata Mezzo Vuoto" XXVI

Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Vuoto.

I tifosi granata vengono spessissimo definiti ironicamente troppo pessimisti e tragici, ma il problema è che la maggior parte delle volte i sostenitori granata ci azzeccano: se una cosa può andare storta, al Toro certamente andrà in quel modo. Una sorta di legge di Murphy in ottica granata (ringrazio l'amico Alessandro Iurino per l'idea).

E infatti, dopo due settimane di polemiche, partite rinviate o sub iudice, inattività, allenamenti domestici e individuali, il Toro perde, clamorosamente, contro il Crotone. Procediamo con ordine, per analizzare tutti i fattori che hanno portato la squadra granata a una sconfitta inconcepibile e una classifica drammatica.


1. IL RIBALTONE

Sono passate due settimane dall'ultimo, gioioso capitolo della rubrica, ed è incredibile come, senza nemmeno scendere in campo, per il Torino siano cambiate completamente tutte le prospettive in ottica salvezza. La classifica mostrava un +5, con gli scontri diretti in pari e una differenza reti nettamente migliore, sul Cagliari in zona retrocessione. Alla vigilia della gara in Calabria, invece, il Toro si è ritrovato praticamente a un dentro o fuori, a causa delle due importantissime - ma soprattutto entusiasmanti per l'ambiente - vittorie ottenute dai sardi, mentre il Toro era fermo. Un ribaltone clamoroso: da +5 a -1 in classifica. Una situazione al limite dello scioccante, e sicuramente inaspettata e impensabile anche nella peggiore delle previsioni che si potessero fare due settimane prima. È come se il Toro, oltre a doversela cavare con delle pesantissime assenze a causa del Covid, avesse visto frantumarsi il lavoro di un mese intero, che aveva portato la squadra in una posizione più vicina a quelle sopra, piuttosto che a quelle sotto.


2. LE INGENUITÀ

Praticamente qualunque tifoso aveva pessime sensazioni per la gara di Crotone, e lo stesso probabilmente avranno provato i giocatori nei pochi allenamenti di gruppo tenuti questa settimana. Nicola ha provato in ogni modo a nascondere i problemi e a non pensare agli alibi, ma è veramente impossibile che una squadra così fragile - lo si è visto benissimo quest'anno - come il Toro non abbia avuto un durissimo contraccolpo mentale. E infatti, gli effetti si sono visti sul campo. Sicuramente in questa stagione la cosiddetta Sfiga sta giocando un ruolo importantissimo, ma in troppe occasioni la squadra granata ha commesso delle ingenuità assurde, al limite della demenzialità, questa volta contro una squadra modesta e di fatto già condannata alla Serie B. Giocatori con l'esperienza di Rincón e Ansaldi sono indifendibili e ingiustificabili, con l'aggravante che, in assenza di Belotti e N'Koulou, a Crotone erano rispettivamente capitano e vicecapitano. Gli emblemi perfetti della situazione granata caratterizzata da tanto nervosismo, zero lucidità, pochissima concentrazione e gravi difficoltà fisiche.


3. I RISULTATI ALTRUI

Prima parlavo di ribaltone, da +5 a -1, ma dopo questo weekend la classifica è peggiorata ancora di più: ora la distanza dal Cagliari è di 2 lunghezze, e mancano solo 4 gol ai sardi per pareggiare la differenza reti granata. Un divario aumentato grazie a un clamoroso pareggio ottenuto a Genova al 96esimo minuto, con il primo gol di Nainggolan dopo 8 mesi di astinenza (indovinate chi era stata l'ultima vittima, lo scorso giugno). Un punto d'oro per come si era messa la gara nel finale e che sicuramente dà ancora nuova fiducia alla truppa di Leonardo Semplici.

Il Benevento è in netto calo da diverse giornate, ma trova comunque spessissimo il modo di guadagnare punti preziosi. Lo stesso discorso vale per lo Spezia e per la Fiorentina, che non sono al meglio, ma intanto allungano, anche loro, di un punto.

Sostanzialmente, non si può salvare nessun risultato di questo weekend nerissimo, da incubo, probabilmente il peggiore della stagione granata.


4. IL RAZZISMO VERSO OUNAS

Aggiungo una parentesi che non c'entra con il campo e con la classifica. Nel 2021 è veramente ridicolo dover ancora assistere a episodi così gravi, che macchiano l'immagine di una tifoseria intera, la quale al contrario non si merita di essere rappresentata da dei subumani che provano solo odio. Spero che Ounas denunci chi l'ha minacciato e insultato, così come spero che nella tifoseria granata questi individui siano soltanto una piccolissima minoranza, che viaggia verso la sparizione totale.


Ebbene, fratelli granata, domenica prossima arriverà il momento di affrontare l'Inter, prima in classifica. Inutile sottolineare come sia l'avversario più difficile da incontrare per provare a rialzarsi (ricordate la legge di Murphy?), ma allo stesso tempo tutte le concorrenti alla salvezza saranno impegnate su campi difficili, fatta eccezione per lo scontro diretto Benevento-Fiorentina. Sarà una settimana fatta di ansie e preoccupazioni, e così sarà, probabilmente, fino alla fine del campionato.


Al prossimo capitolo. Sempre Forza Toro.


Tommaso Freni


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