Varie ed eventuali. "Il Granata Mezzo Pieno"(?) XXVII
- Alessandro Iurino
- 16 mag 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.

Ciao.
Chiediamo innanzitutto scusa per non aver proposto le due rubriche all’indomani della partita col Milan, ma, converrete con noi, lo squilibrio tra cose positive e negative era tale da lasciare chiunque senza parole.
Ho pochissime cose positive da dire e, ovviamente, esulano dal Torino FC, che ieri ha offerto un’altra prestazione abominevole, vergognosa e disdicevole.
1. La lezione di granatismo di Lorenzo Sonego
Nella settimana degli umilianti déjà vu granata, lato calcistico, si è stagliata con forza l’impresa sportiva di Lorenzo Sonego, grandissimo tifoso granata, agli ATP di Roma. Il giovane tennista si è dovuto arrendere solo a Novak Djokovic, numero 1 al mondo, ricevendo gli applausi di tutto il pubblico e pure dell’avversario, dopo aver battuto contro ogni pronostico avversari più quotati di lui come Thiem (numero 4 al mondo) e Rublev (numero 7). Più che l’impresa in sé di battere consecutivamente due avversari di grandissimo livello, a commuovere di Lorenzo è stata la grinta con cui ha affrontato ogni situazione di difficoltà, nonché la tenacia di ribaltare a proprio favore le condizioni sfavorevoli.
Questo non è un blog di tennis quindi non c’interessa fare un’analisi a livello tecnico delle partite di Sonego, ma quello che deve contare è la lezione di granatismo che ha dato a tutti quanti. Il Toro non è nell’atteggiamento vergognoso degli 11 scesi in campo ieri e di quelli di mercoledì: il Toro sta nelle ultime prestazioni di Sonego e spero che questo a qualcuno nel Torino FC sia entrato in testa.
2. La cicala e la formica
“La cicala e la formica” è una famosissima favola di Esopo che è stata adattata da diversi autori nel corso dei secoli. La trama la conosciamo tutti: durante l’estate la cicala cazzeggia, mentre la formica si fa un mazzo tanto per raccogliere le provviste per l’inverno. Al giungere del freddo, la formica ha di che sfamarsi, mentre la cicala è costretta a chiedere un po’ di cibo all’altro artropode, che, giustamente, risponde picche. La morale è che chi nulla fa nulla ottiene. Perché ho richiamato questa favola? Perché ieri la formica ha potuto godere di quanto raccolto durante tutto l’anno, mentre la cicala, che ha bellamente bighellonato, ha meritatamente sofferto della propria negligenza mostrata per mesi e mesi. Onore e complimenti quindi alla formica di questa vicenda, lo Spezia, che, dato da molti addetti ai lavori come vittima sacrificale di questa Serie A e con un monte ingaggi ridotto all’osso, è riuscito a salvarsi con il duro lavoro e l’impegno profuso durante tutto l’arco del campionato. Infamia per la cicala, il Torino, una squadra che avrebbe avuto il potenziale per raccogliere molto di più dello Spezia, ma che per vari motivi si ritrova a un passo dal soccombere in modo vergognoso.
Il lato positivo è che ieri la salvezza è stata conquistata da chi ha dimostrato di meritarselo lungo tutta la stagione con umiltà e impegno.
Nel Toro invece non vedo NULLA di positivo e francamente mi dispiace se avete cliccato sull’articolo per trovare conforto in merito alla partita di ieri e la situazione della classifica.
Vi diamo appuntamento per la live prepartita di Lazio-Torino su Twitch lunedì alle 21:00.
Ciao a tutti e buona domenica, Forza Toro!
Alessandro Iurino
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