top of page
  • twitch (1)
  • Instagram
  • twitter
  • sfondi
  • facebook
  • tiktok
  • yt

Veleno. Il “Granata Mezzo Pieno” V (VI)

Toro Goal presenta "Granata Mezzo Pieno/Mezzo Vuoto". Alessandro Iurino e Tommaso Freni vi accompagneranno nella stagione granata con una doppia analisi settimanale, da due prospettive sostanzialmente opposte: il Mezzo Pieno illustrerà gli aspetti positivi del weekend granata, al contrario il Mezzo Vuoto porrà l'accento su quelli che destano perplessità e preoccupazione. L'intento della rubrica è dare a ogni tifoso granata gli strumenti ideali per formare una propria opinione sulla situazione del Toro, sottolineando i punti cruciali da una parte e dall'altra. Ecco a voi il Mezzo Pieno.


Ci troviamo ancora qui a commentare una mancata vittoria, stavolta però i punti raccolti sono zero, mentre il veleno è a 1000. Vediamo cosa c’è da salvare della partita di ieri con la Lazio.

1. Le prestazioni dei marcatori

Belotti, Lukic, Bremer. Sono questi tre i migliori in campo che noi di Toro Goal abbiamo voluto premiare anche nelle pagelle per le prestazioni di ieri. Bremer è tornato in campo con grande applicazione, annichilendo ogni azione offensiva biancoceleste che si presentasse sotto il suo dominio. Ha anche segnato un bellissimo gol da calcio d’angolo, l’impressione è che, al momento, sia lui il difensore da schierare sempre e a cui trovare il giusto compagno di reparto. Ancora una prestazione da trascinatore per Belotti: sempre pericoloso per la Lazio, conquista e segna il rigore del momentaneo 2-1 e, non sazio, serve a Verdi una palla da spingere in rete a porta vuota che l’ex Bologna calcia sul palo. Esce per un fastidio al ginocchio, le sue condizioni saranno valutate, intanto incrociamo le dita. Lukic fornisce un’altra ottima prestazione di quantità: sullo scadere dei 90’ prima fa breccia nella difesa della Lazio facendo ammonire Hoedt e poi segna il gol del 3-2 che illude tutti i tifosi granata sradicando la palla proprio dai piedi del centrale olandese e depositandola in rete dopo un movimento intelligente.

2. Il lavoro dell’allenatore

Giampaolo è l’ultima persona da incolpare per questo momento così difficile. Il suo Toro ha segnato 8 gol nelle ultime 3 partite e in generale viaggia a una media di due gol segnati a partita. Il mister sta lavorando bene con il materiale non pregiatissimo messogli a disposizione dalla società ed è apparso ben conscio del momento che sta vivendo la squadra, confermando che nella testa dei calciatori ci sono problemi che ci si porta dietro da inizio 2020 (come abbiamo ripetuto più volte pure noi di Toro Goal ne “Il Granata Mezzo Vuoto” in tempi non sospetti). Il vero problema sorge nel momento in cui viene addossata all’allenatore la responsabilità di curare la testa di adulti professionisti, lasciandolo evidentemente solo. Il gioco però c’è e, se si continua su questa strada, arriveranno anche dei risultati. Speriamo che il veleno che Giampaolo stesso ha ammesso di avere in corpo dopo la partita di ieri venga trasmesso ai calciatori in vista della gara col Genoa.

3. Le decisioni arbitrali

Non mi piace parlare degli arbitri, ma l’accoppiata Chiffi-Massa ieri pomeriggio è stata ai limiti del grottesco. Il mancato rigore sull’intervento duro in area su Verdi nel primo tempo non trova spiegazione razionale né giustificazione in nessuna parte del regolamento. Grave che Chiffi non l’abbia visto in diretta e gravissimo che Massa al VAR non gliel’abbia comunicato. Può darsi che Chiffi abbia agito per compensazione dopo essersi pentito del rigore, comunque netto, dato a Belotti? Non intendo prendere nemmeno in considerazione un’ipotesi del genere perché in tal caso il suddetto ufficiale di gara sarebbe da radiare.

Evidentemente non contenta, la coppia regala un rigore senza senso alla Lazio stando al regolamento. Quest’ultimo infatti prevede che sia fallo di mano qualora:


-Il tocco sia volontario: N’Koulou colpisce la palla per puro caso


-Venga guadagnato il possesso da parte del giocatore che tocca la palla con la mano: la palla scivola veloce verso Lyanco, N’Koulou non guadagna alcun possesso


-Le braccia siano sopra l’altezza delle spalle: le braccia del difensore camerunense sono distese lungo il corpo


-Le braccia sono messe in posizione innaturale o aumentano il volume del corpo: la mano con cui tocca la sfera si trova in una posizione naturalissima sulla torsione (provate a fare lo stesso movimento e ditemi dove finisce il braccio sinistro) e oltretutto il braccio è piegato aderentissimo al busto, non c’è nessun aumento di volume.


-Inoltre, il regolamento afferma che quando la palla sbatte prima su un’altra parte del corpo del calciatore stesso difficilmente è fallo: la palla sbatte palesemente prima sul fianco destro di N’Koulou.

Chiffi, arbitro di Serie A, non conosce il regolamento? O forse una volta richiamato all’on-field review da Massa (che commette un errore lui stesso non accorgendosi che il tocco è assolutamente consono) non ha il coraggio di negare un rigore vitale a una squadra importante per il calcio italiano e con una dirigenza molto ingombrante nelle politiche della Lega Serie A? O ancora, Chiffi ha considerato meno rischioso per la partita assegnare un rigore inesistente per concludere con un pareggio e non penalizzare gravemente nessuna delle due squadre?

Lascio a voi le personali conclusioni, è abbastanza evidente come la decisione scellerata presa da Chiffi abbia deciso la partita e portato all’estremo tutta la fragilità mentale di una squadra che agonizza da inizio anno.



Io vi saluto ancora colmo di veleno, come dice il mister, per la partita di ieri e vi do appuntamento a giovedì per commentare gli aspetti positivi del recupero della sfida di Marassi contro il Genoa. Sempre Forza Toro!

Comments


bottom of page